Non sono solo i numeri a preoccupare. I medici in Campania stanno sperimentando che i pazienti arrivano in ospedale in condizioni più gravi e l'età dei ricoverati si è abbassata. I morti aumentano e De Luca cerca di arginare il picco di contagi chiudendo piazze e lungomari in tutta la Regione. Ieri la Campania ha superato di nuovo la soglia dei tremila contagi e quello che sta avvenendo nelle corsie degli ospedali preoccupa. Si assiste non solo ad un aumento dei ricoveri, ma anche delle morti soprattutto per chi ha più di 60 anni.

È la variante inglese di cui ormai si cominciano a vedere gli effetti sui pazienti nei reparti Covid degli ospedali tra Napoli e provincia. Il ricorso all'ossigeno è più frequente. Non solo gli anziani hanno problemi a respirare. Anche i malati in cura a casa hanno bisogno di aiuto e, ormai da due settimane, è ripresa l'emergenza bombole per i familiari di chi è a letto in condizioni critiche. Si moltiplicano le richieste di aiuto da parte di chi non trova in farmacia ossigeno.

Gli esperti stanno studiando quanto avviene nei pazienti in condizioni critiche. Franco Bonaguro, virologo del Pascale, avverte: "La quantità di virus necessaria per ottenere un’infezione è 10 volte inferiore al ceppo originario. Questo grazie a una maggiore affinità con i recettori. Ciò spiega perché infetta anche i più giovani che hanno un minor numero di recettori, ossia di porte di ingresso, rispetto ad adulti ed anziani. Si trovano di fronte uno scassinatore capace di aprire anche le poche porte disponibili. Sull’aggressività e letalità - sottolinea Bonaguro - la maggiore trasmissibilità si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, aumentando così i casi gravi quando le misure di prevenzione vengono mantenute costanti".

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"