"La Campania è in zona rossa". E' la terza ondata. Lo annuncia il presidente De Luca nella sua diretta social di oggi: "Questo livello di contagio non si può più reggere, la ricaduta sugli ospedali è pesante". Il Cardarelli ne sta facendo le spese, ma non solo. "E' evidente che bisogna prendere misure eccezionali. Anche oggi 2500 positivi". 

Del resto il governatore lo aveva previsto: "La Campania è fra le regioni più esposte. Tutta Italia assiste ad un'esplosione di contagi". Questa situazione è conseguenza di due fattori. Una doppia responsabilità, nei cittadini e nelle istituzioni. Torna indietro agli ultimi giorni De Luca: "Clima di rilassamento generale, persino le spiagge gremite. Mancanza di correttezza e anche di controlli. Neanche sull'uso delle mascherine c'è qualcuno che controlla. Abbiamo avuto sindaci che hanno fatto il loro dovere e sono intervenuti. Abbiamo avuto sindaci delle grandi città che hanno incitato a riaprire". 

Le varianti si diffondono tra i più giovani: "Una bambina di 11 anni è in rianimazione e intubata. Anche nei nostri territori esplosione di contagi nella scuola. Ci sono intere famiglie coinvolte, con i genitori in ospedali Covid e i figli da soli. La situazione è grave". In serata arriverà l'ufficialità del ministro Speranza e da lunedì la Campania entra in zona rossa con le chiusure e i divieti ad uscire di casa.


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La stretta

verso la zona rossa