“Il tavolo permanente sull’occupazione femminile in Campania approvato oggi dal Consiglio regionale su mia proposta sarà uno strumento di partecipazione, rappresentanza ed elaborazione di proposte e strategie dei soggetti che ne faranno parte. A partire dal mondo sindacale, che ringrazio per la sollecitazione, ne faranno parte le associazioni di categoria e della cooperazione, gli ordini professionali della materia e gli organismi di parità e politiche di genere, che saranno impegnatii a promuovere politiche del lavoro in ottica di genere, per migliorare la condizione occupazionale delle donne nella nostra regione”.

Così in una nota stampa la vicepresidente del consiglio regionale con delega alle pari opportunità e alle politiche di genere Loredana Raia, firmataria dell’emendamento al testo “Misure per il riordino e l’adeguamento della legislazione” che prevede l’istituzione del Tavolo regionale permanente sulla condizione dell’occupazione femminile, votato dall’aula.

“In 10 anni, in consiglio regionale abbiamo lavorato con tutti gli strumenti possibili per realizzare misure di prevenzione e azioni concrete di contrasto alla violenza maschile sulle donne, per quanto mi riguarda insistendo sulla necessità di potenziare l'empowerment femminile, costruendo condizioni di autonomia e libertà attraverso il lavoro. La negazione della libertà femminile – sottolinea la consigliera - troppo spesso genera la violenza maschile contro le donne, fino agli efferati femminicidi. Per questo con la legge 17/2021 abbiamo inteso  incentivare e sostenere l'occupazione femminile, consapevoli che l'autonomia economica, insieme miglioramento dell'enpowerment fosse una condizione assolutamente necessaria anche come forma di prevenzione oltre di uscita dal giogo della violenza maschile”.

“Oggi con l’approvazione del tavolo permanente sull’occupazione femminile, avviato grazie all’interlocuzione con i sindacati campani, con la disponibilità dell’assessore Marchiello che ha sempre sostenuto le nostre battaglie, del presidente De Luca, che ringrazio per l'attenzione sul tema, abbiamo messo un punto fermo e trovato «la sede di confronto» dei soggetti interessati per affrontare la questione da tutte le angolazioni necessarie, cosi da poter mettere in campo proposte di politiche e misure per sostenere ed incentivare in maniera maggiormente significativa, nell'ambito delle competenze regionali, l’occupazione femminile e la parità retributiva tra i sessi. Le forze che siederanno intorno al tavolo regionale  – conclude la vicepresidente – sono le più titolate a creare un cambio di rotta in Campania, anche chiamando alla sua responsabilità il governo nazionale, perché è necessario un intervento strutturale di investimenti al Sud per migliorare la condizione occupazionale femminile: è un dovere nei confronti delle donne e del loro diritto di realizzarsi e di contare, ma è anche una necessità non più rinviabile per l'intera società per far crescere il PIL. Sarà un cammino faticoso: partiamo da una percentuale ingenerosa del 32,3%, dobbiamo raggiungere, in un tempo ragionevole, prima la media nazionale del 52% di donne al lavoro, per poi puntare ad allinearci alla media europea che supera il 67%".

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