Il Codacons ha lanciato in Campania una nuova battaglia legale: quella contro la “tassa sulla salute”. Per anni - annuncia una nota dell'associazione Consumatori - "i lavoratori della regione non iscritti fino al 1995 ad alcun istituto mutualistico di natura pubblica hanno versato allo Stato una parte di quanto percepito (pari a circa il 10% della retribuzione) sotto forma di tassa sulla salute: eppure, non hanno ottenuto il riconoscimento di queste somme a titolo di contributi previdenziali. Tra loro anche economisti, amministratori di condominio, fisioterapisti, archeologi e guide turistiche che non svolgono l'attività in forma imprenditoriale.

Il Codacons ha deciso quindi di mettere a disposizione dei lavoratori interessati una diffida con la quale chiedere il recupero delle somme versate a titolo di “tassa sulla salute” sotto forma di contributi previdenziali: l'obiettivo è quello di ottenere una somma compresa tra i 300 e i 1000 euro, oltre gli interessi, per ciascun anno di contribuzione perso, fino ad un massimo di 15 anni. Maggiori indicazioni al sito www.codacons.it.

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