La storia di Zorro, il cane prima catturato, poi legato, torturato e ucciso nelle campagne di Poggiomarino ha scosso profondamente tutta la comunità.  L'atto vile è stato poi ripreso dai responsabili e fatto girare sui social network dando in pasto al mondo social un atto tanto grave quanto crudele.

"Condanniamo senza mezzi termini l'uccisione di Zorro, le modalità e la crudeltà con cui si è agito. Crediamo nel lavoro delle forze dell'ordine, impegnato a trovare i responsabili di tale orrore. L'amministrazione comunale è accanto a chi si batte per i diritti degli animali" dichiara il sindaco Maurizio Falanga.

In linea con le dichiarazioni del primo cittadino l'assessora al ramo Rachele Sorrentino offre uno spunto di riflessione sociale e psicologico: “Mi chiedo cosa abbia spinto queste persone ad agire con tale violenza. E mi domando, da giorni, quali strumenti possiamo mettere in gioco per migliorare le coscienze umane. L’atto in questione fa pensare ad una mancanza di pietà ed empatia, ecco perché dobbiamo lavorare attraverso tutti i canali possibili per favorire una crescita culturale e sociale che possa combattere ed evitare la violenza”.

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