Canottaggio, sul podio tre ragazzi della Comunità "Mamma Matilde"
Don Antonio Carbone: "Esempio di sacrificio e redenzione per chi sbaglia"
11-02-2016 | di Redazione

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Due facce opposte della stessa medaglia, Napoli è questa. Mentre, infatti, qualche giorno fa, quattro ragazzi minorenni venivano arrestati nel Napoletano per aver compiuto ‘undici colpi’ in pochi mesi, dopo un vero e proprio “addestramento” sul campo, a Monterusciello tre dei nostri ragazzi, accolti nella comunità ‘Mamma Matilde’ dei salesiani di Torre Annunziata, vincevano il podio di una gara di canottaggio simulato.
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L’iniziativa è stata ideata dal Centro di Giustizia Minorile di Napoli, in collaborazione con il Circolo Canottieri Nesis. I nostri Nando, Ciro e Islam, dopo due mesi di seri e costanti allenamenti, hanno afferrato con le proprie mani il frutto di tanto lavoro. E’ la testimonianza del valore e della forza educativa che lo sport raggiunge quando viene praticato con trasparenza ed onestà.
C’è chi va a scuola di rapine e chi a scuola di vita, chi persevera negli errori e chi si redime già dopo il primo. Il confine è molto labile, la differenza, però, notevole. Un applauso ai nostri ragazzi e a tutti quei giovani che trovano il coraggio di scegliere il bene dopo aver conosciuto “il male”.
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