Capannone abusivo a Casola, scattano le ruspe per due volte in pochi giorni sui Monti Lattari. Nell'ambito dell'attività di contrasto al fenomeno dell'abusivismo edilizio che costituisce una delle priorità dell'azione della Procura della Repubblica, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, si è proceduto alla demolizione di un capannone in lamiera di ferro, per una superficie complessiva di circa 95 metri quadri, completo e rifinito in ogni suo aspetto, dotato di impianto elettrico ed illuminotecnico, nonché alla demolizione di un piccolo volume ad uso bagno, contiguo al capannone, avente una superficie complessiva di circa 5 mq., dotato di impianto di carico e scarico dell'acqua, oltre che dell'impianto elettrico. 

Il manufatto demolito insisteva nel comune di Casola di Napoli, alla località Monticelli, II Traversa e l'area sulla quale era stata realizzata l'opera abusiva ricade in Zona E "agricola normale", ai sensi del P.R.G. approvato con D.P.A.P. n. 385 del 02.05.2006 ed in zona Territoriale Omogenea denominata "Citta Campagna- Ambiti a prevalente funzione residenziale" ai sensi del P.U.C. adottato con delibera del Commissario Straordinario n. 4 del 28/11/2018 ed in "Zona Territoriale 4 di Riqualificazione insediativa ed ambientale di 1°grado" ai sensi del P.U.T. L.R. n.35/1987. L'intero territorio comunale è sottoposto alla tutela paesaggistica ai sensi del d.lgs. n.42/2004 e rientra nel P.U.T. dell'area Sorrentino-Amalfitana approvato con L.R. n.35/1987. E9, inoltre, dichiarato di interesse archeologico e rientra all'interno della perimetrazione dell'Autorità di Bacino della Campania Centrale ed è dichiarato sismico ai sensi delle leggi vigenti in materia. L'esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall'autorità Giudiziaria rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l'efficacia dissuasiva nei confronti dell'abusivismo edilizio; nel caso di specie si è data esecuzione ad una condanna relativa ad una sentenza risalente all'anno 2008. 

Si legge in una nota a firma del Procuratore Nunzio Fragliasso: "Grazie anche alla incessante opera di sensibilizzazione posta in essere da questo Ufficio, la suddetta demolizione è l'ennesima che ha avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti".

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