Poche miglia separano il capoluogo partenopeo dal suo gioiello più prezioso, Capri. Profumi, colori, incantevoli vedute, storia, miti hanno fatto di quest’isola un’autentica icona, contribuendo, nel tempo, a nutrirne l’innegabile fascino. 

 

Impresa ardua è raccontare all’avventore tutto quanto ci sia da fare o da vedere sul posto. 

Preferibilmente, consigliamo di abbracciarne lo spirito, attraverso poche ma autentiche esperienze. 

 

A passeggio fra le celebri vie pedonali, si avverte di essere come “avvolti” da un inconfondibile e dolce bouquet floreale. Un intenso odore di gelsomini e zagara, il fiore degli agrumi. 

Approfittate di questa ispirazione per far visita al laboratorio di Carthusia, storico produttore delle fragranze che, al meglio, rappresentano l’essenza dell’isola. Un misto fra storia e leggenda.

Acquistatene una boccetta, così da portare sempre con voi un pezzettino di quest’oasi di bellezza. (Suggeriamo: “Mediterraneo” per gli uomini, “Fiori di Capri” per le donne.)

 

Dedicatevi ad un torpido girovagare lungo via Le Botteghe, via Vittorio Emanuele, via Roma, via Camerelle, piazza Umberto I. Curiosate fra le vetrine delle gioiellerie, come la storica Alberto e Lina, o l’immancabile Chantecler. Strabuzzate gli occhi dinanzi alle boutique delle grandi firme; toccate con mano le creazioni degli artigiani del cuoio, con i loro iconici sandali, fabbricati a mano. Fate un salto da Costanzo per una rapida occhiata o per un acquisto. 

 

Capri è capace di offrire spettacoli mozzafiato; è incanto per la vista.

Provate l’esperienza dei luoghi. Incamminatevi lungo la strada che vi condurrà al belvedere di punta Cannone o magari in direzione arco naturale o villa Jovis. Se, al contrario, amate il relax, basterà una capatina in via Tragara; i Faraglioni saranno lì ad attendervi. Ancora, in direzione Giardini di Augusto, accomodatevi sulle panchine adagiate tra cielo e mare. 

 

Per una pausa all’insegna dell’eleganza, non guasterà un caffè al Capri Rooftop; decisamente di tendenza. 

Gli amanti della tradizione, celebreranno il rito dell’aperitivo in Piazzetta. 

Gli appassionati della cucina fusion non potranno fare a meno di un aperisushi in terrazza, all’Iki-Capri, il giappo-art-restaurant di Massimiliano Neri; consigliatissimo anche per il momento della cena. 

 

Pit-stop obbligato da Buonocore, in via Vittorio Emanuele; gelato artigianale senza eguali. Da provare il gusto crema, Fantasia di Capri, abbinato alla classica cialda-cono preparata al momento.

Nei pomeriggi estivi, intorno alle diciotto, l’odore delle cialde  si sparge lungo tutta la strada. Inebriante.

 

Di esperienze, l’isola, ne offre a bizzeffe. Capri è il rito della colazione al bar Alberto alle cinque del mattino; è una passeggiata al chiaro di luna in via Tragara, un piatto di ravioli capresi da assaporare al Ristorante Verginiello o da Gelsomina alla Migliera.

Capri è un bagno nelle acque blu oltremare di Luigi ai Faraglioni; è il tramonto osservato dal Maliblu Sunset.

E ancora, Capri è l’Apple Martini preparato sapientemente da Francesco de La Capannina, sorseggiato tra sguardi e risate, nuove amicizie, qualche amore.

 

Capri è sogno, cura, bellezza.

Capri è un rendez-vous che vorreste non avesse mai fine.

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