A Torre Annunziata bar e caffetterie faticano ad andare avanti. Le bollette sono aumentate esponenzialmente e gli imprenditori sono costretti a tagliare il personale per mantenere l’attività aperta. A denunciare la drammatica situazione sono gli stessi proprietari, visibilmente preoccupati per le sorti del proprio lavoro.

Il Tiffany di Michele Palumbo, bar storico di Torre Annunziata, seppur frequentato quotidianamente dagli oplontini, non è riuscito ad evitare completamente l’effetto dei rincari. Michele Corcione – responsabile del bar in assenza del proprietario - è subentrato al timone dell’attività nel pieno degli aumenti. “Abbiamo appena ricevuto una bolletta bimestrale dell’Enel pari a 2.000 euro. Sono molto preoccupato perché a breve ne arriverà un’altra e prevedo lo stesso importo. Abbiamo pagato circa 800 euro in più di energia elettrica rispetto al passato. Sono deluso dallo Stato, non siamo tutelati in nessun modo. Gli imprenditori pagano affitti altissimi e bollette esorbitanti e a nessuno importa”.

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La complessità della situazione economica ha richiesto interventi drastici. Per tutelare l'attività è stato necessario effettuare un taglio del personale. Una scelta obbligata a cui non c’è alternativa, dettata dall’intenzione di proteggere l’attività. "Abbiamo dovuto ridurre lo staff. Oltre al proprietario, adesso siamo in due a lavorare all'interno del bar, me compreso. Non è mai facile lasciare a casa i dipendenti, ma purtroppo a volte non ci sono altre soluzioni", ha spiegato il responsabile.

Drammatica la situazione anche per Marco Esposito, proprietario del bar “Il Caffettuccio” in via Corso Umberto. Il giovane imprenditore - barman da 12 anni – conferma quanto segnalato da Michele Corcione: anche per lui bolletta salatissima dell'Enel da 2000 euro, da aggiungere all’extra relativo ai costi dell’adeguamento delle utenze.
“Siamo tutti coinvolti, non c’è nessun imprenditore immune all’inflazione. La situazione è drammatica e i costi dell’energia elettrica sono alle stelle. Anche se gestisco questa attività da novembre conosco bene Torre Annunziata e non l’ho mai vista così in difficoltà. Non so cosa aspettarmi in futuro, ma sono seriamente preoccupato. I clienti diminuiscono e i costi aumentano”.

 

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