Carruezzo sulla 'querelle Di Nunzio': "Poco seri saranno lui e Carpeggiani"
Il direttore generale del Savoia esce allo scoperto, confessando che il difensore si "tirò fuori da Messina"
31-01-2015 | di Salvatore Piro

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Il Savoia vince una sfida delicatissima in chiave salvezza contro l'Aversa ma a tener banco, nel post-gara, sono le dichiarazioni al veleno del neo dg dei bianchi Eupremio Carruezzo. L'ex bomber oplontino non ha infatti digerito la messa in mora attivata dal calciatore nei confronti della sua società. Per questo, Carruezzo scende in sala stampa e chiarisce il suo punto di vista al riguardo: "Fin dal primo giorno in cui sono arrivato al Savoia - dichiara - Di Nunzio mi confessò di voler lasciare la squadra, non allenandosi più col gruppo e presentando un certificato medico il 13 gennaio. E' tornato a disposizione il 23 - prosegue Carruezzo - ed ho intavolato una trattativa col Cosenza per facilitare la sua cessione tramite uno scambio di difensori, per inciso il reparto più completo della nostra rosa. Nonostante avessimo proposto al calciatore un incentivo all'esodo, lui, dinanzi ad un consulente del lavoro, ha rifiutato la rescissione. Penso che dietro il suo comportamento ci sia la manovra del suo procuratore Carpeggiani e dispiace che ancora oggi i calciatori si facciano manovrare come dei burattini. Devo confessare - conclude - che sto operando per recuperare un deficit economico molto grave lasciato dalla precedente gestione. Al momento, purtroppo, non dispongo ancora di tutta la documentazione ufficiale relativa al pagamento degli stipendi".
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