Animi politici tesi a Boscoreale. La questione “cartelle pazze” sulla tassa per la gestione dei rifiuti solidi urbani tiene vivo il dibattito politico nella cittadina vesuviana. L’intero paese è, infatti, tappezzato di manifesti con i quali gli schieramenti politici si rinfacciano le responsabilità sulla questione. Dapprima, il sindaco Balzano, nel testo del documento, ha definito false le istanze mosse dall’opposizione. Poi, è arrivata prontamente la risposta dell’opposizione, la quale ha spiegato la sua verità ed ha invitato a raccolta i cittadini nel consiglio comunale di questa sera, che si preannuncia, date le premesse, davvero infuocato.

MANIFESTO DELLA MAGGIORANZA. Nell’evidenziare che i consiglieri di opposizione non perdono occasione per screditare l’operato dell’amministrazione, Balzano accusa i nemici politici del fatto che, in realtà, nel regolamento comunale del 2007, erano già previste le dipendenze/pertinenze ai fini della tassazione. Non vi sarebbe, quindi, alcun dubbio interpretativo. Il sindaco, sottolineando la mancata applicazione di quel regolamento, punta il dito contro l’amministrazione precedente, la quale avrebbe dovuto provvedere, oltre alla presunta dubbia interpretazione, anche alla modifica del regolamento vigente. “L’amministrazione Balzano – conclude il sindaco nel manifesto – sta verificando la situazione con la dovuta cautela al fine di non creare facili illusioni e di evitare ai contribuenti il pagamento di sanzioni ed interessi”.

RISPOSTA DELL’OPPOSIZIONE. La verità è un’altra per l’opposizione. “Il sindaco Balzano – si legge nel manifesto – pur essendo a conoscenza della problematica, avendo stipulato accordi con Equitalia fin da marzo di quest’anno, nulla ha fatto per cercare di fronteggiare il problema”. I consiglieri di minoranza ritengono essere chiare le ragioni di questo comportamento. “In ballo ci sono più di 1 milione e 800 mila euro – recita il manifesto – che, ad un’amministrazione incapace come quella che ci sta governando, fanno gola eccome”. La strategia della maggioranza sarebbe, a loro giudizio, quella di far trascorrere i 60 giorni previsti dalla legge per opporsi senza prendere alcun provvedimento, così che i cittadini saranno costretti a pagare. Ritenendo profondamente ingiusta l’intera vicenda, i consiglieri di opposizione hanno formulato una proposta, che sarà messa a votazione in consiglio, volta a restituire ai contribuenti le somme pagate tramite sgravi o contributi.

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