La problematica delle cartelle esattoriali, divampata lo scorso dicembre in conseguenza di numerosi avvisi di accertamento notificati ai contribuenti e relativi alla tassa sui rifiuti degli anni dal 2010 al 2012, segna a Boscoreale un’ulteriore tappa. Si è svolto questa mattina nell’aula consiliare un incontro di approfondimento sulla tematica, aperto a tutti i cittadini e moderato dal giornalista Carlo Avvisati. Sono intervenuti Luigi Aliberti, responsabile di zona di “Contribuenti.it”, Daniele Cutolo, esperto in fiscalità locale e vice presidente ASFEL, Vittorio Carlomagno, presidente nazionale di “Contribuenti.it”, e Marco Carlomagno, segretario nazionale del CSE. Alle considerazioni e spiegazioni degli esperti sono seguiti gli interrogativi posti dai cittadini presenti in aula, ai quali è stata data la possibilità di soddisfare i propri dubbi. Presenti all’iniziativa, oltre al sindaco Balzano, anche molti consiglieri comunali ed esponenti della giunta.

Nello specifico, sono state affrontate, dal punto di vista tecnico, le peculiarità di cui il cittadino deve tener conto per far valere i propri diritti a livello tributario e, contestualmente, le potestà attribuite all’amministrazione. Come già tutta la vicenda delle “cartelle pazze” aveva evidenziato, a giudizio degli esperti, gli unici strumenti di cui dispone il cittadino per far valere le proprie istanze sono: il ricorso alla Commissione tributaria provinciale entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento qualora vengano ravvisate le condizioni per una probabile nullità o invalidità del suddetto accertamento (spiegate accuratamente dai periti) e la proposizione di un’istanza di autotutela, con la quale si invita l’amministrazione a considerare la possibilità di annullare o revocare i provvedimenti amministrativi già adottati.

La “questione boschese” si è caratterizzata anche per l’esistenza di un regolamento comunale del 2007 di dubbia interpretazione e applicazione. In questi casi, l’amministrazione dovrebbe fare la propria parte procedendo ad un’interpretazione autentica in sede di consiglio comunale. Principio fondamentale enunciato dagli esperti è quello della trasparenza dell’azione amministrativa, in base alla quale il cittadino deve essere reso edotto su simili questioni. Inoltre, è stata fatta chiarezza sulla competenza in materia di accertamento. Equitalia ha solo poteri di riscossione, mentre i poteri di accertamento spettano alla pubblica amministrazione senza possibilità di delega sulla base del principio della riserva di legge. Non è, infine, possibile un avviso di accertamento “improvviso”, cioè senza preventivo avviso bonario, che rappresenta una sorta di contraddittorio anticipato. Vittorio Carlomagno ha, poi, richiesto al sindaco la possibilità di instaurare in comune uno sportello del contribuente gestito da “Contribuenti.it”, al quale i cittadini potrebbero rivolgersi gratuitamente per qualsiasi chiarimento necessario. Il sindaco, in tal senso, ha mostrato una disponibilità di massima alla concessione.

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