“È uno scandalo che poteva essere evitato se l’amministrazione e le forze dell’ordine avessero preso provvedimenti quando il fenomeno si stava propagando”. È un’accusa precisa quella di don Nando contro il fenomeno della prostituzione che ha letteralmente invaso ‘croce di Pasella’.

“Gli abitanti della zona hanno sollecitato l’attenzione con denunce e persino con atti rivoltosi contro queste persone – continua il sacerdote della chiesa di San Giuseppe – A quanto pare l’indifferenza continua a discriminare questa estrema periferia della città che ancora una volta è stata infangata dalla noncuranza di chi amministra”.

Il piccolo quartiere a sud della città ha, ormai da anni, visto trasformare le sue strade in un centro a luci rosse all’aperto, con donne e trans che hanno invaso i quattro angoli dell’incrocio tra Torre Annunziata e Pompei. Negli ultimi mesi il numero di lucciole è aumentato, probabilmente anche a causa della crisi economica che però non ha certamente influito sulla domanda di sesso. Centinai di clienti al giorno si fermano a bordo strada a contrattare pochi minuti di ‘piacere’ in cambio di soldi: volti giovani o meno alla guida di macchine familiari e di lusso, segno che è un vizio ed un vezzo che non ha fa discrimine tra le classi sociali.

“Il fenomeno non può essere analizzato senza considerare la forte crisi – afferma don Nando – Tra loro, infatti, ci sono anche alcune mamme che lo fanno per poter pagare il pigione di casa”. Da un lato l’aspetto economico, dall’altro l’emarginazione di alcune persone trans che non trovano altra alternativa alla strada per poter sopravvivere.

Intanto, sui marciapiedi del quartiere l’offerta si sesso a pagamento continua. Alcune immagini di stasera e di qualche giorno fa.

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