“Non lasceremo mai soli i nostri ragazzi”. Don Antonio Carbone, parroco dei Salesiani di Torre Annunziata, sta vivendo con grande trasporto il periodo natalizio assieme ai suoi bambini del centro diurno “Casa Valdocco”.
“E’ un Natale di grandi restrizioni, dove all’emergenza sanitaria si è creata anche quella educativa – ha affermato- E se si parla di ragazzi che arrivano da realtà difficili anche un calcio al pallone, un tiro al canestro e una corsa nel cortile, sono quotidianità venute a mancare”.
Poi ha proseguito. “Noi svolgiamo attività tutti i pomeriggi e crediamo che sia davvero importanti stare vicino ai giovani. Alcuni di loro sarebbero stati chiusi nelle stradine del centro storico o nei cortili periferici della città. Proviamo a offrire qualcosa di diverso, seppur con grande sacrificio. Siamo l’unico posto dove possono studiare assieme e giocare. Forse in questo momento storico possiamo fare aggregazione, grazie agli educatori e ai volontari. Noi abbiamo voluto essere temerari, come il nostro caro don Bosco”.
Don Antonio spera comunque in un futuro migliore. “Noi speriamo quanto prima di poter riprendere anche tutti gli altri laboratori. A fine mese ci sarà la conclusione del secondo corso di pizzeria. Noi vogliamo tornare alla normalità. Ci mancano quelle urla nel nostro oratorio, che causavano anche le lamentele dei nostri i vicini che ora le invocano. Anche questo è vita…”.
“Non lasceremo mai soli i nostri ragazzi”. Don Antonio Carbone, parroco dei Salesiani di Torre Annunziata, sta vivendo con grande trasporto il periodo natalizio assieme ai suoi bambini del centro diurno “Casa Valdocco”.
“E’ un Natale di grandi restrizioni, dove...
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