Ha favorito il giro di estorsioni nel vesuviano e negli ospedali di Napoli, assieme a esponenti di spicco del clan Cimmino della zona del Vomero. La corte d’Appello libera definitivamente Antonio De Luca, alias “Tonìn ‘o chiatt”.

L’uomo, appartenente al clan Veneruso – Rea, era stato coinvolto in una maxi operazione tra soggetti legati al clan Cimmino - Caiazza, e inseriti (secondo gli inquirenti) nel giro delle estorsioni nei confronti dei presidi ospedalieri di Napoli, oltre che nei confronti degli imprenditori locali.

Nel maggio scorso era finito agli arresti domiciliari. Nonostante le gravissime accuse, aggravate dall’associazione mafiosa e dall’aver agito per agevolare il clan Veneruso - Rea, e nonostante i precedenti penali specifici di De Luca (anche per omicidio), la Corte di Appello ha accolto la tesi dell’uomo, difesa dall’avvocato Antonio Iorio del foro di Torre Annunziata, disponendo la totale liberazione del ras.

La decisione del Giudice arriva in un periodo molto delicato come quello attuale, in cui il territorio di Volla e Casalnuovo si caratterizza e contraddistingue per cruenti faide, sfociate spesso in omicidio come quelli recenti di Pasquale Manna e di Alessio Bossis, dovute sempre alla gestione delle attività illecite ed all’affermazione del predomino sul territorio.

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