Trecento appartamenti nell'ex industria di pomodori, permessi che sarebbero stati rilasciati in cambio di regali, soldi e voti. Ad una svolta l'inchiesta sull'area Cirio al centro di Castellammare. Chiesto il processo per i parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo. 

Questa mattina è toccato all'accusa formulare la sua richiesta durante l'udienza preliminare presso il Tribunale di Torre Annunziata. In aula per l'accusa il sostituto Andreana Ambrosino che ha chiesto il rinvio a giudizio per nove imputati. Tra loro il ruolo del regista sarebbe stato svolto dall'imprenditore Adolfo Greco, condannato in un altro processo per i suoi rapporti con le cosche stabiesi e dei Monti Lattari. A Cesaro e Pentangelo sono, invece, contestati reati relativi a quando dal 2014 hanno svolto prima il senatore Cesaro e poi il deputato Pentangelo, il ruolo di Presidente della Provincia. 

Con loro, a rischio processo anche la moglie di Greco Angelina Annita Rega, che avrebbe contato i 10mila euro di mazzetta per Cesaro. E ancora il progettista Antonio Elefante, il commissario ad acta nominato dalla Provincia, Maurizio Biondi, e tre funzionari dell'Agenzia delle Entrate Campitello, Colavecchia e Ciofalo. L'udienza è stata rinviata a ottobre per le discussioni dei difensori degli imputati dinanzi al gup Antonello Anzalone. Il Comune di Castellammare di Stabia ha chiesto di costruirsi parte civile. 

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