Torre Annunziata. “La pista messicana è ancora percorribile, ma le Autorità del Paese ci dicano chi è davvero Celeste Ruiz, colmando le lacune nell’inchiesta e nelle segnalazioni della ragazza”. Le parole del Ministro della Giustizia italiana Andrea Orlando, ai microfoni del programma RAI ‘Chi l’ha visto?’, hanno riacceso i riflettori sul ‘giallo’ di Angela Celentano, la bimba scomparsa il 10 agosto 1996 all’età di 3 anni sul monte Faito durante una gita con i suoi genitori. Intervista che ha spinto l’avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino, a una visita a sorpresa di due ore alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Ad accogliere il legale, accompagnato intorno alle 12 al Palazzo di Giustizia dai genitori di Angela, Catello e Maria, stretti in un ermetico ‘no comment’, il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico. Il magistrato che per primo, nonostante i ‘paletti’ delle autorità sudamericane, non ha mai chiuso la pista messicana dell’indagine. Inchiesta da “concludersi entro fine gennaio” – come lo stesso Pennasilico ebbe a dire già a fine estate - .

“Verosimilmente entro due mesi – così l’avvocato Ferrandino - sapremo se si tratta dell’ennesimo buco nell'acqua. L’incontro di oggi? Abbiamo chiesto conto in Procura delle ultime dichiarazioni del Ministro. Ci è stato detto che gli accertamenti su Angela sono ancora in corso e che la pista messicana resta in piedi”. Le indagini saranno però condotte dalle autorità messicane con la supervisione di quelle italiane. Niente più ‘blitz’ in sudamerica dunque.

A fornire l’ultima spinta, forse decisiva, alle ricerche su Angela Celentano (la ragazza oggi avrebbe 22 anni) il recente incontro tra il Ministro italiano Orlando e la Procuradora general Arely Gomez Gonzales. Incontro nel corso del quale la Procuradora messicana ha garantito “un nuovo e diverso impegno nell’inchiesta da parte del Messico”. Inchiesta che da anni si concentra su un nome di una sola ragazza messicana, Celeste Ruiz, che nel 2010 dichiarò di essersi riconosciuta nella foto di Angela Celentano, diffusa via web dai genitori della bimba.

Da lì iniziò una corrispondenza con la famiglia Celentano, poi interrotta nel 2011. Dalle successive indagini però emerse che ogni contatto proveniva da José Manuel Vasquez, figliastro di un dipendente del ministero della giustizia messicano, Cristiano Ruiz. Vasquez ammise di essere l'autore di quei messaggi, ma ritrattò tutto nel 2014.

In foto, l'avvocato della famiglia Celentano all'uscita dal 'vertice' in Procura coi genitori di Angela

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