Caso cisterne al porto: le forze politiche di maggioranza sostengono Ascione
Allarmismo strumentale ed ingiustificato: a Torre Annunziata alta tensione in vista dell’audizione in Regione
11-06-2018 | di Marco De Rosa
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Allarmismo strumentale ed ingiustificato: le forze politiche di maggioranza si schierano al fianco del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione in merito alla questione cisterne di idrocarburi al porto oplontino.
Da settimane il primo cittadino è “sotto attacco” da opposizione e residenti del quartiere Deriver, allertati per il potenziale pericolo di inquinamento che potrebbe derivare dall’installazione delle cisterne di idrocarburi.
Tutto questo a fronte di un consiglio comunale monotematico in cui Ascione e l’assessore ai lavori pubblici Luigi Ammendola hanno provato a spiegare l’iter procedurale che ha portato al rilascio dell’autorizzazione, nel 2015, per l’installazione di due nuovi serbatori nel deposito costiero Isecold. “Si continuano a diffondere notizie false ed a strumentalizzare la vicenda per scopi politici – dichiarano in una nota congiunta le liste che hanno appoggiato Ascione alle ultima amministrative -. Il porto di Torre Annunziata è dotato di un Piano Regolatore Portuale approvato nel 1963 ed è classificato come ‘porto commerciale’. E proprio questa sua destinazione ha permesso in passato la realizzazione di due grandi infrastrutture: i silos per lo stoccaggio del grano e un deposito costiero di idrocarburi, quest’ultimo definito strategico dal Governo nel 2012”.
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Il nodo resta la trasformazione turistica che la zona dovrebbe avere e i dubbi messi in campo in seguito alla questione cisterne: “Proprio per la vocazione turistico diportistica della zona, si sta incalzando la Regione Campania affinché dia esecuzione alla delibera di Consiglio comunale del 2002, che prevede un nuovo Piano Regolatore Portuale, e alla delibera di Giunta del 2012 circa l’approvazione del PUA, il Piano Urbanistico Attuativo. Ma fino a quando la Regione non darà il via libera a questi due strumenti di pianificazione portuale, il porto di Torre Annunziata rimarrà ad esclusiva destinazione commerciale”.
La richiesta di revoca delle autorizzazioni per le due nuove cisterne di gasolio avanzata da più parti, anche se condivisibile, non sarà presa in considerazione, anche per l’aspetto economico: sul comune potrebbe pendere gravare la scure delle penali in caso di inadempimenti. Nulla avanza sull’aspetto di sicurezza ed ambiente: secondo la maggioranza, in tema sicurezza ed ambiente si sono espressi favorevolmente Vigili del Fuoco, il Demanio regionale, l’Asl, la Capitaneria di Porto, Arpac e Soprintendenza. E non solo, si rivendicano le serie di interventi realizzati proprio nella zona a ridosso del porto per la riqualificazione del territorio: bretella, bonifica della Salera, waterfront, dragaggio del porto, con il chiaro intento di valorizzare tutta l’area di Torre Annunziata sud.
“Le forze politiche di maggioranza al governo della città sono solidali con il sindaco Ascione per i continui attacchi di cui è oggetto da settimane. Le polemiche aizzate contro di lui sono strumentali e foriere di allarmismi inesistenti”.
Il caso terrà ancora banco per molto, per due motivi: il primo è che le forze di opposizione hanno richiesto una conferenza stampa chiarificatrice, ma il vero nodo da sciogliere è rappresentato dall’audizione di martedì 12 giugno in regione Campania. E’ qui che verranno presentate le ragioni dell’amministrazione Ascione: bisognerà vedere se risulteranno compatibili con le richieste della commissione ecomafia ma, soprattutto, con le preoccupazioni dei cittadini di Torre Annunziata.
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