Caso Cisterne: il Comitato Salera incontra l’Utc
L’obiettivo e ricevere l’iter burocratico del deposito idrocarburi. Mazzella: “Cisterne non sono un chiosco di banane”
01-08-2018 | di Marco De Rosa
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Il Comitato Salera è stato ricevuto dall’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata. Questione di giorni poi la richiesta sarà finalmente eseguita: ricevere, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, la documentazione inerente i lavori della Isecold sull’ampliamento del deposito di idrocarburi all’interno del porto di Torre Annunziata.
In particolare, lunedì 30 luglio è stato protocollato un sollecito sulla richiesta di accesso agli atti avanzata oltre un mese fa, il 21 giugno scorso. “L’amministrazione è stata inadempiente alla nostra prima richiesta – ha spiegato Orfeo Mazzella, uno dei sostenitori del “no” alle cisterne - per cui ci siamo rivolti come prescrive la legge sul l’accesso civico direttamente al responsabile della Trasparenza che comune di Torre Annunziata coincide con il segretario generale, il quale ci ha dato pienamente ragione. Avevamo diritto all’accesso già subito alla prima richiesta pertanto ha ordinato l’accoglimento della nostra seconda istanza demandando all’UTC il compito di metterci a disposizione la documentazione richiesta”.
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Effettuato l’incontro con il dirigente dell’ufficio tecnico, l’ing. Nunzio Ariano, con una promessa: entro venerdì 3 agosto – questa la scadenza fissata – la documentazione sarà pronta per essere analizzata da cittadini e comitati: l’obiettivo è quello di ricostruire la storia delle concessioni e di ogni atto autorizzativi fin nei minimi dettagli, non solo per contrastare l’insediamento industriale dei depositi di idrocarburi ma anche per portare alla luce eventuali responsabilità. “Ci sembra veramente assurdo – ha concluso Orfeo Mazzella - che un ampliamento così ad alto impatto ambientale e paesaggistico possa essere trattato come una concessione da dare ad un semplice chiosco di banane. Il comitato non molla la presa, continueremo tutta l’estate ad interessarci e se necessario ad intervenire”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pina Valente, cittadina e rappresentante del Comitato Salera: “Siamo pronti a leggere e studiare attentamente ogni parola, data, firma e timbro presente nella documentazione. Nulla sarà lasciato al caso, è necessario fare chiarezza anche tenuto conto del fatto che i lavori al cantiere proseguono incessantemente”. Nel frattempo, però, c’è l’estate di mezzo e l’attenzione, inevitabilmente, è destinata a calare sensibilmente: “Nonostante il parere contrario della Soprintendenza la Isecold continua i lavori – ha continuato Pina Valente – speriamo solo che entro l’estate, a settembre, si sappia qualcosa in più. Noi continueremo ad essere le sentinelle del territorio, continueremo a vigilare affinché questa realtà si possa capovolgere. Torre Annunziata non può morire così, vogliamo un futuro diverso, in cui i giovani torresi possano trovare occupazione nella propria terra natìa, dove tutti possono respirare aria pulita e fare un bagno sul nostro litorale”.
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