Caso Di Donna, la maggioranza chiede l’intervento del Prefetto
La sfiducia al presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata sulla scrivania della Pantalone
28-06-2016 | di Raffaele Perrotta
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Mancata convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno la sfiducia al presidente dell’assise. È questa, in buona sostanza, la motivazione che ha spinto i consiglieri di maggioranza di Torre Annunziata ad indirizzare una lettera al Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, affinché diffidi proprio il capo dell’assemblea oplontina.
Raffaele Di Donna, fin dall’8 giugno, è destinatario di una mozione di sfiducia, sottoscritta da 14 consiglieri, alla quale doveva dar seguito convocando un consiglio comunale. Ma nulla di fatto nei 15 giorni prescritti dalla statuto dell’Ente, ovvero entro il 23 giugno scorso. “È venuto a mancare il rapporto fiduciario con il consiglio – ha spiegato il capogruppo del PD, Lello Ricciardi – Per questo motivo l’intera maggioranza ha assunto questa iniziativa. Come stabilito dal Testo unico sugli enti locali, il Prefetto chiederà al presidente di riunire l’assemblea in tempi stretti, altrimenti sarà la stessa Pantalone a convocarla”.
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Irremovibile dalla propria posizione è lo stesso Di Donna, per il quale quella messa in campo da alcuni “è una sorta di ricatto. Il capo dell’assise non è alla pari di un assessore che si può decidere di nominare piuttosto che dimissionare. È un ruolo super partes senza alcuna scadenza ed io credo che lo sto svolgendo senza alcuna violazione. Del resto – conclude – lo stesso segretario comunale non ha mai avuto nulla da eccepire”.
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