Duro scontro in consiglio regionale tra il PD ed il Movimento 5 Stelle. Mario Casilo, capogruppo PD ha risposto alle accuse di Valeria Ciarambino riguardo all'indagine che vede al centro dell'attenzione il Presidente campano del Partito, Stefano Graziano.

"Quella di Graziano - afferma Casillo - è  un'accusa grave che ci colpisce come partito e gruppo in consiglio, ma fare un processo a una persona che ha ricevuto  un avviso di garanzia mi sembra troppo. Non si possonofare processi in nell'aula del consiglio senza che una personasia stata condannata". 

Casillo ha anche sottolineato un episodio avvenuto dopo l'ultima seduta del consiglio regionale: "Maria Muscarà ha scritto sul suo profilo Facebook queste parole: 'torno a casa con la voglia di vomitare e di strofinarmi sotto la doccia per togliere il tanfo di quella gentaglia'. In questo Consiglio si possono avere posizioni diverse e polemiche ma non si scrivono certe cose su un profilo pubblico di chi ha responsabilità istituzionali".

La Muscarà ha poi preso la parola per replicare: "Invece di venire a lavorare in commissione - ha detto rivolgendosi a Casillo - state a spiare le pagine Facebook altrui. La discussione poteva essere fatta in forma privata. Se vi scandalizzate perché ho usato il termine gentaglia vi spiego che ho cercato la definizione e vuol dire 'persone poco raccomandabili', non ladri o assassini. E io se dovessi consigliare a un cittadino in che mani mettersi direi che le mani della maggioranza non sono raccomandabili

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