‘Caso Lido Azzurro’, Starita: “La vicenda si chiarirà”
Il sindaco di Torre Annunziata interviene sull’inchiesta che ha portato a tre avvisi di garanzia e smentisce le voci su nuovi nomi coinvolti
03-09-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Ho piena fiducia nella magistratura e, credo, che l’intera vicenda e la posizione della dottoressa Pesacane si chiarirà”. Giosuè Starita, sindaco di Torre Annunziata, raggiunto a telefono è tranquillo e fa quadrato soprattutto intorno al dirigente comunale del SUAP. Proprio su quest’ultima, a pochi mesi dalla pensione, si è abbattuta la tegola della concessione del ‘Lido Azzurro’, storica vicenda che va avanti da anni e che ha visto intrecciarsi anche il caso delle prescrizioni prefettizie.
“Parlare delle note invito è come disquisire di archeologia democratica”, continua il primo cittadino oplontino che prova, poi, a mettere un punto definitivo sull’intera vicenda della commissione d’accesso: “A luglio 2014 ho inviato una consistente relazione, corredata da atti amministrativi, alla quale lo stesso Ministro dell’Interno Alfano, rispondendo a diverse interrogazioni parlamentari, ha definito chiusa l’intera vicenda. Richiamare ancora le note del Prefetto nella vicenda è sbagliato”.
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Ma non sono solo le prescrizioni a far da corollario ad un fatto che è divenuto annoso. Altri episodi lasciano quantomeno insospettire, come quello della revoca del mandato al dottor Ariano che si stava occupando della vicenda. “Non è stato rimosso dal suo incarico – precisa Starita – ma, con l’introduzione dell’ufficio SUAP, è stato necessario individuare un dirigente che ha avuto in capo anche questa vicenda. Si tratta solo dell’organizzazione della pianta organica dell’Ente”.
NUOVI COINVOLTI. Stando ad indiscrezioni, l’inchiesta dei magistrati oplontini potrebbe contenere altri nomi. Il sindaco, però, smentisce e taglia corto: “Se ci fosse stata qualche altra persona coinvolta, il pubblico ministero avrebbe notificato l’iscrizione tra gli indagati contemporaneamente agli altri”.
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