Grossi nuvoloni si addensano all’orizzonte politico dell’amministrazione porticese. Il sindaco Nicola Marrone ha convocato con urgenza una conferenza stampa per comunicare la revoca dell’intera giunta. Un tuono a ciel sereno. Erano noti dissapori e latenti contrasti all’interno della stessa maggioranza, ma ora sembra che questi stiano per scoppiare in tutta la loro durezza. Un azzeramento della giunta, forse un ulteriore avvicendamento degli assessori, ma questa volta il taglio è radicale.

Una scelta difficile, frutto di un incalzare di avvenimenti e probabilmente di un andazzo politico che sembra avere raggiunto i limiti del consentito, nel momento in cui occorreva un forte richiamo alla responsabilità politica, morale e giuridica di tutti. “Abbiamo approvato un bilancio prevedendo l’esplicita approvazione anche di un piano di equilibrio finanziario – ha dichiarato Marrone – Un lavoro duro che serve a dare stabilità all’Ente. Oggi siamo costretti ad adottare un piano di riequilibrio che mi costringe a fare un forte richiamo alla responsabilità di tutti, maggioranza e opposizione, lasciando da parte i metodi della vecchia politica in cui si pensava a guerre di posizionamento per accaparrarsi qualche poltrona. Questa è una fase transitoria che troverà, mi auguro, una soluzione”.

La situazione finanziaria del Comune è difficile ed ha costretto ad adottare un piano di recupero. Il piano, secondo il primo cittadino, sarebbe frutto della politica centrale dei tagli agli enti locali e delle nuove regole di contabilità pubblica. Non a caso prima non aveva voluto adottare il piano di riequilibrio perché esso scarica le criticità del sistema sotto il profilo finanziario sui cittadini, ponendo i sindaci nella posizione di terminali delle polemiche e strumentalizzazioni. Secondo le nuove regole, gli Enti sono di fronte a una operazione verità. Le spese così possono essere sostenute dove ci sono delle entrate effettive e non si possono iscrivere a bilancio di previsione entrate presunte. Regole che hanno messo tutti di fronte a difficoltà operative nell’indicare le criticità e il modo per superarle, in un percorso di risanamento.

“Non abbiamo nascosto nulla. Il bilancio è stato approvato da 12 consiglieri di maggioranza assumendosi una responsabilità che non è solo politica o contabile, ma anche morale rispetto alla cittadinanza”, conclude Marrone che lancia il nuovo messaggio: “È mia ferma intenzione, lo dico in maniera chiara a tutti i consiglieri e alla cittadinanza, che non accetterò minimamente tirate di giacca che appartengono a vecchi metodi di fare politica che non condivido”.

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