Caso sorteggio Prima Vera, Azzurro: “Dato preoccupante sul quale riflettere”
Su 26 sorteggiati, 12 hanno presentato una dichiarazione falsa. Secondo l’avvocato: “Bene il controllo adesso ma interessarsi sempre a tutta la vita amministrativa”
14-01-2016 | di Raffaele Perrotta

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“Quella che abbiamo avuto a Torre Annunziata è stata una bella pagina di correttezza nella pubblica amministrazione”. Ritorna sull’argomento del bando della Prima Vera e ribadisce la sua posizione l’avvocato Roberto Azzurro, presidente della commissione che ha vagliato la regolarità delle oltre 900 domande giunte alla società per la ricerca dei 26 operatori part-time. Un’operazione preliminare che non includeva il controllo dei requisiti fatta, poi, dalla stessa controllata oplontina attraverso richieste al collocamento ed alla Prefettura.
“Chi ha detto il contrario – sottolinea Azzurro – non credeva che le dichiarazioni sarebbero state vagliate una volta estratti i nomi. Probabilmente, ma spero di sbagliarmi, è abituato, dalle tante notizie che vengono da tutti gli angoli d’Italia, ad episodi dove il potente politico di turno riesce a bypassare certi meccanismi. Da noi non è successo questo”.
Torre Annunziata. Tornano le giornate ecologiche, il sindaco: "Aumentare la differenziata"
al via una nuova iniziativa per sensibilizzare i cittadini
Tiene ancora banco il caso dei 12 nomi che hanno sottoscritto una dichiarazione falsa o, comunque, non rispondente ai requisiti richiesti nell’avviso pubblico reso noto dal Comune oplontino a fine luglio. “Torre ha fame di lavoro e la mole di domande ne è la prova. Ma la città ha anche fame di cultura che bisognerebbe soddisfare soprattutto tra le fasce deboli della popolazione – continua il legale – Il dato delle richieste sbagliate, se confermato anche nei prossimi sorteggi, dovrebbe aprire una seria riflessione sull’idea che si ha dello Stato e della legge”. In effetti, quasi la metà degli estratti ha compilato in maniera errata il modulo di domanda di partecipazione al concorso. Ci sarebbe da chiedersi se è stata scarsa cultura o è stato fatto di proposito.
Di certo, conclude Azzurro, “la tensione e il controllo che c’è stato per questa occasione bisognerebbe moltiplicarlo per i mesi successivi e per tutte le situazioni che riguardano la vita amministrativa della città”.
Sondaggio
Risultati
