Caso waterfront. Il Consiglio di Stato dà ragione a Marrone
Il sindaco di Portici è intervenuto al convegno ‘Mare, memoria, innovazione’ che si è tenuto a Napoli
17-11-2015 | di Maria Vittoria Romano
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Il sindaco della città di Portici, Nicola Marrone, ha presenziato, presso il complesso di Santa Maria Nova, al convegno ‘Mare, memoria, innovazione’ sulla tematica della riqualifica delle coste del territorio metropolitano di Napoli. Il primo cittadino è intervenuto subito dopo le parole di De Magistris dilungandosi su differenti questioni ad ampio raggio tra le quali le coste, la rigenerazione ed il mutamento dei territori napoletani in metropoli del mare, l’urbanistica e la vicenda del Waterfront del porto del Granatello.
La partecipazione del sindaco porticese al convegno nasce proprio dalla presenza del progetto che interessa il lungomare della città e che è stato bloccato subito dopo la revoca delle assegnazioni delle ditte incaricate per i lavori. Questa scelta della giunta comunale ha scatenato tantissime polemiche alle quali è intervenuto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha comunicato il blocco definitivo dei lavori per il lungomare a causa della scadenza dei termini prefissati previsti dalle trattative per l’utilizzo dei fondi europei.
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Ad arricchire il quadro, l’inchiesta che è stata aperta dall’Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, sugli appalti assegnati dal Comune. Tuttavia nella bufera di polemiche il 3 novembre 2015 è stata emessa la sentenza del Consiglio di Stato favorevole alle mosse della giunta Marrone. Infatti, alle ditte era stata revocata l’assegnazione a causa di una loro mancanza di requisiti idonei in materia di sicurezza per lo svolgimento dei lavori, ma una vecchia sentenza sempre relativa al Consiglio di Stato recita che “è principio di diritto revocare le assegnazioni a ditte che non avevano specificato gli oneri per la sicurezza”. Con questa nuova sentenza la situazione Waterfront troverà forse maggior chiarezza.
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