Caos e disordine nella partita dell'ottava giornata del campionato di Serie D tra Cassino e Savoia. Alla fine del primo tempo un gruppo di tifosi biancoscudati ha invaso il campo e lanciato fumogeni contro i supporters della squadra avversaria.

Necessario l'intervento della polizia, in tenuta antisommossa, per allontare dal campo i facinorosi. Partita sospesa per oltre venti minuti.

Sul campo sono stati lanciati anche fumogeni e bombe carta. Un match ad altissima tensione per cui è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Dopo una mezz'ora è ritornata la calma, le squadre sono tornate in campo e il Cassino ha battuto il Savoia per 3-1.

Da una prima ricostruzione però sembrerebbe che al termine del match sia scoppiato di nuovo il caos. Due tifosi della squadra di casa sono rimasti feriti durante alcuni scontri. Uno di loro sarebbe stato colpito con una mazza da baseball. Una pagina nera per il calcio di Serie D su cui indagheranno le forze dell'ordine al lavoro per identificare i responsabili della vicenda. 

Sull'episodio si è espresso anche Emanuele Filiberto con un comunicato diffuso a poche ore dal termine della partita.

"In merito a quanto accaduto oggi, nell'intervallo della gara Cassino-Savoia, il
sottoscritto a titolo personale ed a nome del Savoia Calcio, intende stigmatizzare denunciare il comportamento scellerato ed irresponsabile di alcuni teppisti che si erano confusi tra i tifosi veri della nostra squadra. Il comportamento di cui si sono resi protagonisti questi personaggi, che
infangano il nome di Torre Annunziata e nulla possono avere a che fare con i
nostri appassionati sostenitori, è stato un atto idiota e fortunatamente senza
conseguenze, anche grazie al fattivo intervento dei nostri tesserati affinché gli
stessi venissero riportati quanto prima sugli spalti dello stadio Salveti che ha
dimostrato, va detto, di essere inadeguato ad ospitare un numero sostenuto di fan come accade quando gioca il Savoia in trasferta: il cancello dal quale sono penetrati i vandali per la loro scorribanda sul terreno di gioco, non era dotato di una solida chiusura e non era adeguatamente sorvegliato".

"Ciò non toglie il nostro desiderio di fare luce sull'accaduto, perché come abbiamo sottratto la proprietà del Savoia dalle mani della camorra, allo stesso tempo siamo pronti a collaborare con le forze dell'ordine per individuare i responsabili di un gesto
che mal si concilia con i principi di correttezza, lealtà e sportività che
caratterizzano il nostro sodalizio. A tal proposito chiediamo a chi fosse in possesso di video grazie ai quali sia possibile risalire all'identità dei teppisti, di
consegnarli a noi, per poi utilizzarli affinché vengano irrorate ai responsabili le
adeguate sanzioni. È forte il desiderio di estirpare definitivamente queste metastasi che non riusciranno a rovinare il nostro progetto di sport e di crescita per la città di Torre Annunziata", conclude Filiberto. 

 

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