Castellammare, camorra. Il pm: "Quattro anni e mezzo al consigliere De Iulio"
Estorsione aggravata. L'accusa invoca la condanna per il politico, eletto in Comune con "Stabia in Strada"
10-11-2016 | di Salvatore Piro

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CASTELLAMMARE DI STABIA. Il pm chiede pesanti condanne per boss ed affiliati al clan Ridosso-Loreto, ma anche per il consigliere comunale stabiese Massimiliano De Iulio, accusato di estorsione aggravata ai danni di un imprenditore di Scafati.
LE RICHIESTE. Il processo, in corso dinanzi al gup Emiliana Ascoli del tribunale di Salerno, vede imputati in 15, tra cui proprio i capi del clan camorristico. Per De Iulio (43 anni, nella foto, alla sua seconda esperienza da consigliere ed eletto alle passate elezioni nelle liste "Stabia in Strada", ndr) il pm della Dda salernitana ha chiesto 4 anni e 6 mesi di reclusione. Stessa richiesta per l'altro stabiese Carmine Di Vuolo.
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Per il boss pentito Alfonso Loreto, invece, la richiesta è di 5 anni e 6 mesi; per l'altro capoclan, il neo collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, invocati 6 anni. Per Alfonso Morello, l'accusa ha chiesto la condanna ad 11 anni di reclusione. Per Gennaro e Luigi Ridosso, la richiesta è di 10 anni di carcere. A 3 anni e mezzo, infine, per Giuseppe Morello.
L’organizzazione criminale, oltre a gestire numerosi traffici illeciti, racket ed usura, secondo l’accusa aveva anche il monopolio dei videopoker. Alleandosi poi con alcuni potenti clan del napoletano avrebbe organizzato due omicidi e un tentato omicidio. Dalle indagini dell'Antimafia sarebbero anche emersi una serie di elementi interessanti sulla commistione tra imprenditoria, camorra e politica.
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