Castellammare. Caos al San Leonardo, Cimmino: “Chiarezza o vado in Procura”
Il sindaco pretende chiarimenti dalla direzione sanitaria: “Cittadini devono sapere la verità”
01-04-2020 | di Marco De Rosa

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“Chiarezza e trasparenza dovevano esserci da quando si è creato il caos in sala parto. Abbiamo sollecitato risposte ed una relazione in merito, che non ci è ancora pervenuta. Adesso ci troviamo con decine di medici chiamati d’urgenza per fare i tamponi. Invece di rassicurare la gestione dell’Asl sta creando un caos infinito ed i cittadini chiedono risposte”.
Il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino ha chiesto con forza chiarimenti sulla situazione dell’ospedale San Leonardo, dopo gli ultimi episodi denunciati dai sindacati. Chiesto a gran voce di venire a conoscenza del “reale rischio a cui la collettività è sottoposta, della salvaguardia di medici, infermieri e operatori, oltre ai pazienti contagiati e i casi sospetti.
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Continua a salire la tensione nel nosocomio stabiese dopo che circa 70 persone, tra operatori sanitari, personale medico e paramedico del nosocomio stabiese, si sono sottoposte a tampone per Coronavirus. L’obiettivo è quello di verificare se ci siano stati eventuali contagi. A lanciare l’allarme è stata anche una infermiera di Castellammare di Stabia, impegnata all’Unità di Crisi Covid-19 all’ospedale “San Leonardo”, denunciando almeno 4 pazienti positivi e altri casi sospetti in attesa di tampone e che presentavano già sintomi riconducibili al virus.
“Avevamo avvertito l’Asl competente e la Regione – ha continuato il primo cittadino -. E adesso giunge come un macigno, in piena emergenza, una lettera dei sindacati degli operatori dell’ospedale. Parole pesanti che non possono passare inosservate ed i cittadini hanno bisogno di sapere cosa sta accadendo. Allora è bene chiarirci. Risposte subito su tutto ciò che sta accadendo. E le risposte dovranno essere convincenti. Non attenderò oltre nello scrivere ancora al ministero della Salute, alla Regione, alle forze dell’ordine ed alla Procura”.
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