Maxi operazione a Castellammare di Stabia. Sequestrate case abusive e immobili fuori legge in via Passeggiata Archeologica, all’interno di un’area di proprietà degli Scavi di Pompei. In azione la Polizia Municipale di Castellammare in sinergia con i Carabinieri di Torre Annunziata. Eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura Oplontina.

Dalle indagini espletate è emerso che sull'area, di proprietà del Parco Archeologico di Pompei, erano stati realizzati abusivamente, in epoche diverse, alcuni immobili ad uso abitativo, oggetto di un'ordinanza comunale di rimozione, alla quale non era stata data ottemperanza, nonché erano stati depositati rifiuti in maniera incontrollata. 

L'area caduta in sequestro risulta delimitata da un muro di cinta, costituito da blocchi di lapilcemento con sovrastante rete metallica, realizzato sopra un muro di epoca romana, costituito da "mura antiche in opera reticolata nella parte inferiore e con imposta superiore ad archi rovesci in blocchetti di tufo rettangolari”, come riscontrato dai saggi eseguiti durante uno dei sopralluoghi della P.G. e dei funzionari del Parco Archeologico di Pompei. 

Il muro romano intercettato, da un'analisi delle planimetrie e delle immagini d'archivio conservate presso il Parco Archeologico di Pompei, appare identificabile nel muro ad archi rovesci che delimitava uno dei lati della "Villa del Pastore”, allo stato attuale interrata, sulla cui superficie insistono numerosi altri abusi edilizi, oltre a quello oggetto del sequestro. Gli abusi edilizi accertati sono stati realizzati su un'area di proprietà del Demanio "Parco Archeologico di Pompei", in assenza di titoli, in zona sismica, soggetta a vincolo paesaggistico. L'area e le opere abusive realizzate sulla stessa, poste in sequestro, sono state affidate in custodia al Parco Archeologico di Pompei. 

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