“Come al solito ci sono ritardi nella consegna di lavori, disagi per studenti e famiglie e mancate risposte alle nostre domande. Porteremo la proposta in assise”. Lo ha detto il leader dell’opposizione di centrodestra a Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino.

“Sulle scuole – ha poi proseguito - non bisogna scherzare, pretendiamo i dati sul rischio sismico. Subito una mappatura sullo stato degli edifici pubblici magari attraverso una convenzione con l’Università di Napoli Federico II e con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli. Le famiglie stabiesi meritano di dormire sonni tranquilli”.

Nei giorni scorsi Gaetano Cimmino ha richiamato più volte l’attenzione sui dati relativi al rischio sismico e sullo stato degli edifici scolastici del territorio stabiese. “Ho potuto constatare di persona – ha spiegato - in che condizioni si trovano alcune strutture e posso affermare, senza timore di smentita, che molte scuole non sono adeguate e, anzi, cadono a pezzi. Il territorio di Castellammare è a rischio e dobbiamo farci trovare preparati. Non ci sembra che l’impegno su questo fronte da parte dell’amministrazione comunale e degli assessori competenti sia adeguato, anzi. Come al solito ci sono ritardi nella consegna di lavori, disagi per studenti e famiglie e mancate risposte alle nostre domande. Oggigiorno è impensabile non avere a disposizione una mappatura precisa del territorio. Se il Comune con il proprio organico non è capace di provvedere a tale esigenza, ci sono validissime alternative anche a costo zero. Una di queste riguarda affidare la mappatura a organi e a professionisti che sanno benissimo di cosa si sta parlando. La nostra proposta, che porteremo in consiglio comunale a breve, è quella di affidare la mappatura, tramite convenzione, a Università e Ordine degli Ingegneri di Napoli. Da ricordare  - ha proseguito Cimmino - che dopo il terremoto in Abruzzo nel 2009 il Governo ha varato il nuovo Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, stanziando 965 milioni di euro per dare maggiore impulso alla prevenzione sismica e con contributi per il rafforzamento o il miglioramento sismico e, eventualmente, per la demolizione e la ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile, come gli edifici scolastici appunto”.

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