“Castellammare è un comune dove la camorra c’è ed agisce”. Sono le parole dette dal candidato a sindaco della coalizione #perCastellammare,  Salvatore Vozza, nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina con il vicepresidente della commissione antimafia Claudio Fava. “Abbiamo scelto – ha detto Salvatore Vozza – la strada della sfida, mettendoci a disposizione della città per far ripartire Castellammare”.

Una città scossa quella di Castellammare, “in cui – ha proseguito Vozza – la villa comunale da il senso dello stato in cui si trova” Quel cantiere aperto e vuoto i cui lavori sono stati più volte interrotti da l’idea di una città bombardata. “Da giorni leggiamo di casi di malasanità dalla signora deceduta dopo il trasferimento a Caserta, al black out di alcune ore che ha interessato reparti importanti dell’ospedale San Leonardo, alla notizia del neonato morto sette ore dopo la nascita. Fatti che danno il senso di una città in sofferenza. Noi – ha continuato Vozza – rappresentiamo un segnale di speranza”.

Ricorda il candidato sindaco il lavoro fatto in queste settimane: il secco no alle mega-coalizioni, la giunta nominata in anticipo, “siamo stati i primi in Italia a nominare, in questa tornata, la giunta prima delle elezioni”, il patto con i candidati, la straordinarietà del voto di domenica 5 giugno. “ Castellammare – commenta Vozza – domenica va al voto, non perché l’amministrazione è arrivata ad una scadenza naturale ma perché per la terza volta è stato sciolto un Consiglio Comunale”.

“Di tutti i comuni che andavano al voto le uniche liste – chiarisce Claudio Fava – che ci sono arrivate sono quelle che sono state  prodotte dal candidato sindaco Salvatore Vozza. Un gesto importante che testimonia una necessità reciproca di trasparenza. È interesse delle forze politiche avere dei consiglieri autonomi e liberi nelle loro funzioni. Oggi ci si candida con le autocertificazioni. Ci sono altrove decine di candidati che hanno certificato il falso. Sulle parentele non ci sono difficoltà a verificare, ma le parentele non sono un fatto ostativo a quel punto subentrano altre valutazioni di carattere politico e morale. ‎Vozza garantisce ‪autonomia e ‪‎trasparenza”.

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