Castellammare, disastro funivia: via alle autopsie sul corpo delle vittime
Inchiesta della Procura di Torre Annunziata, si indaga per disastro e omicidio colposo
24-04-2025 | di Redazione

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È cominciata l'autopsia sui corpi delle quattro vittime dell'incidente alla funivia del Monte Faito, che si è verificato giovedì scorso. In mattinata la Procura di Torre Annunziata ha proceduto alla nomina del medico legale che eseguirà l'esame autoptico per stabilire le cause del decesso dei tre turisti stranieri e del macchinista dell'Eav, l'azienda della Regione Campania che gestisce l'impianto. La procura, guidata da Nunzio Fragliasso, indaga per disastro e omicidio colposo, oltre che per lesioni colpose, in riferimento alla situazione di Thabet Suliman, fratello di una delle vittime, che è rimasto ferito nell'incidente ed è ricoverato all'Ospedale del Mare di Napoli. Le sue condizioni restano gravi, ma stabili e la prognosi rimane riservata. Al momento sono quattro le persone indagate per atto dovuto, tra dirigenti e funzionari Eav. Dopo l'autopsia avverrà il dissequestro delle salme e quindi si potrà svolgere il funerale di Carmine Parlato l'operatore Eav morto nel crollo, mentre le altre salme rientreranno in Israele e Gran Bretagna.
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Si tratta del direttore operativo centrale Pasquale Sposito, del direttore infrastruttura Giancarlo Gattuso, del direttore di esercizio Marco Imparato e del caposervizio dell'impianto Pasquale Di Pace. I loro avvocati difensori, Alberto De Vita, Giovanni Scarpato, Manuela Palombi e Nicola Pignatiello, potrebbero procedere alla nomina di un loro perito di parte in vista dell'autopsia. Nella giornata di ieri, intanto, il pool di magistrati voluto da Fragliasso e composto dall'aggiunto Giovanni Cilenti e dai sostituti Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, ha effettuato un doppio sopralluogo sul luogo dell'incidente.
Con loro erano presenti anche i periti nominati dalla procura e gli agenti di polizia del commissariato di Castellammare di Stabia, della Squadra mobile di Napoli e della polizia scientifica. Attraverso video effettuati dalla polizia, sono state visionate le due cabine, quella bloccata e rimasta intatta, a valle, e quella a monte, che e' precipitata per diverse centinaia di metri, causando la morte delle quattro persone. È stato utilizzato anche un drone per ottenere immagini video senza alterare lo stato dei luoghi per altri eventuali accertamenti.
Il personale dei Vigili del fuoco di Napoli e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Cnsas ha poi accompagnato sul luogo i consulenti tecnici della procura, assicurando con propri mezzi e attrezzature le condizioni di sicurezza necessarie.
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