Castellammare. Estorsioni in Fincantieri, operaio condannato. Nicola Tramparulo dovrà scontare 4 anni e mezzo di reclusione. L’operaio (nella foto) era accusato del sequestro e della minaccia con pistola di un imprenditore – parte civile a processo con la spa di cantieri navali - perché assumesse in azienda le persone che gli sarebbero state indicate dal sindacalista suo parente Tonino Vollono, rinviato a giudizio nel filone principale assieme ad altri 4 tra operai e sindacalisti: Francesco Amoroso, Catello Schettino e i fratelli Catello e Ferdinando Scarpato. Per loro, il processo partirà solo a fine giugno.

L’INCHIESTA. Il 29 giugno scorso, 6 ordinanze di custodia in carcere colpirono altrettanti dipendenti e sindacalisti della Fincantieri di Castellammare di Stabia. Tutti avrebbero taglieggiato ditte subappaltatrici dell'indotto legato all'attività industriale. Già 6 mesi prima, in seguito ad un'indagine interna, Fincantieri aveva licenziato tre operai indagati per lo stesso reato.

Secondo l’accusa, si arrivò persino a scioperi “pilotati”, manifestazioni lungo la statale 145 sorrentina, motivate solo all’apparenza dal mancato pagamento degli stipendi, ma in realtà finalizzate alla paralisi. Il tutto in cambio di un posto di lavoro per parenti e amici, con minacce nei confronti dei titolari di due aziende e dei loro familiari. Scioperi ordinati – per la Procura della Repubblica di Torre Annunziata - da Antonio Vollono al fine di costringere l’impresa a nuove assunzioni e rinnovi contrattuali.

LE INTERCETTAZIONI. Gli avvocati di Tramparulo – il solo alla sbarra che aveva scelto la difesa con rito abbreviato – avevano tentato il colpo di scena in tribunale: quasi 2mila intercettazioni, non trascritte nell’ordinanza, e dalle quali sarebbe emerso che l’operaio era consapevole di avere una cimice piazzata in ufficio. Le “ambientali” che avrebbero inchiodato Tramparulo, dunque, secondo gli avvocati non erano autentiche. La strategia ha pagato solo in termini di sconto di pena. L’accusa, infatti, aveva richiesto al giudice una condanna a 5 anni e quattro mesi.


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