A Castellammare di Stabia i negozianti danno vita ad una “vendita creativa”.

 ''Violeremo le regole attenendoci alle disposizioni imposte'' spiega il presidente dell'Ascom-Confcommercio di Castellammare di Stabia, il gioielliere Johnny De Meo - terremo i negozi chiusi, ma le vetrine aperte, nel giorno 24 dicembre”.

“Quindi clienti che vorranno comprare in città – continua - che usciranno per altre commissioni auorizzate dai decreti regionali, potranno adocchiare nelle vetrine i prodotti di cui hanno bisogno. Ce li indicheranno a voce, o con un messaggio whatsapp o mediante la piattaforma online Localshop e noi invieremo a casa la merce che vorranno acquistare''.

Questa è la risposta dei negozianti del territorio di Castellammare, Pompei e di alcuni comuni della Penisola sorrentina, aderenti al Coordinamento dell'Ascom-Confcommercio, contro i decreti  attuali della Regione Campania.

''La vendita per corrispondenza, però è consentita - aggiunge De Meo - e noi ci dobbiamo attrezzare, diventare creativi, così come sono "creativi" i nostri amministratori, per poter sopravvivere. Perché la nostra domanda è sempre la stessa: perché il virus dovrebbe circolare proprio nel negozio del gioielliere o dell'abbigliamento o di scarpe e non nel megastore o nei negozi dei cinesi che a novembre sono stati sempre aperti e hanno venduto di tutto?''.

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