Castellammare, nel giorno di San Catello il vescovo Alfano ai giovani: 'Non perdete la speranza, il futuro siete voi'
L'intervento in Fincantieri tra gli applausi
19-01-2025 | di Redazione
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Applausi accompagnano il momento più emozionante della processione di San Catello. Questa mattina la statua è entrata poco prima delle undici all'interno dello stabilimento Fincantieri di Castellammare dopo avere percorso il tradizionale tragitto dalla Cattedrale al centro antico. Nel cantiere l'arcivescovo Alfano si è rivolto agli operai: "La sosta di San Catello in Fincantieri è attesa da tutti in questa città. Qui è un luogo simbolo, il sudore e la fatica si trasformano in creazione. Qui il mare incontra il coraggio degli uomini. Questo è il cuore di Castellammare, un cuore che pulsa tra il rumore delle macchine e il silenzio delle attese, tra il peso delle incertezze e la forza della speranza".
Scende il silenzio mentre il vescovo parla: "La statua del nostro patrono in questo luogo non risponde però solo ai ritmi di una tradizione consolidata nel tempo. Noi credenti vi vediamo un segno vivo della presenza di Dio Padre, che non dimentica i figli di questa terra. Vorrei dire una parola al cuore della città, una parola che nasce dalla fede e dalla certezza che, anche nei momenti più bui, la speranza non viene mai meno.
I tempi difficili che viviamo sembrano portarci, quasi senza che ce ne accorgiamo, alla rassegnazione. Si tratta di un veleno pericolosissimo. Come reagire dinanzi alla crisi economica, al lavoro che manca, all’esodo di tanti giovani che lasciano la propria terra? Come evitare che il buio abbia l’ultima parola?
Papa Francesco ha voluto dare al Giubileo del 2025 un’impronta concreta e forte. Citando l’apostolo Paolo ci ha ricordato che “la speranza non delude”. Non è dunque un’illusione per non vedere la realtà, ma una forza che come un dono dall’alto ci fa trasformare la paura in coraggio, il dolore in rinascita. Dio cammina con noi: ecco il segreto della nostra speranza. Il futuro è nelle Sue mani, perché Lui non ci abbandona mai. Ma affida alle nostre scelte la capacità di rialzarci e di lottare per il bene.
A tutti i lavoratori dico: non fatevi mai rubare la vostra dignità. Il lavoro non può in nessun caso diventare una promessa tradita. Difendere il lavoro significa difendere la vita stessa della città, la sua anima, il suo futuro. Il Cantiere nel quale ci troviamo ci ricorda che mentre si costruiscono navi ancor più si permette alle persone, alle famiglie, alla città di preparare un futuro migliore.
A tutti i giovani dico: non fatevi mai rubare i vostri sogni. So bene che la sfiducia porta tante volte a concludere: “qui non c’è futuro”. Non dimenticate però, amici carissimi: il futuro siete voi! Costruite il vostro domani con coraggio, con passione, con intelligenza. Vi siamo vicini, con le parole e con i fatti. Ci impegna solennemente la nostra coscienza di cittadini e, per tanti di noi, di cristiani. Sentite la Chiesa come vostra casa, pronta a camminare con voi.
A tutta la città dico: non possiamo aspettare che le cose cambino da sole. Dobbiamo essere noi a rimboccarci le maniche, da veri artigiani di speranza. Costruiamo ponti che ci facciano uscire dalla solitudine e dall’indifferenza. Facciamoci difensori di chi non ha voce. La nostra bella e amata città di Castellammare risorgerà a una condizione: che ciascuno di noi, nessuno escluso, si senta coinvolto in questa opera di ricostruzione. Sì, occorre che riscopriamo l’importanza e la necessità della partecipazione", conclude Alfano.
Un’ultima domanda sgorga dal cuore: in che consiste la protezione di S. Catello? La risposta che ci viene dalla fede è chiara: con la sua testimonianza, seppure lontana nel tempo, ci invita a non perdere la fiducia, a non lasciarci sopraffare dalle difficoltà. Lo invochiamo pertanto come “compagno di viaggio”. Gli confidiamo le nostre fatiche e le nostre speranze. Il Signore ci doni, per sua intercessione, la forza per affrontare le battaglie quotidiane e il coraggio per guardare al domani con occhi nuovi.
Ecco allora la parola che oggi risuona per tutti noi: città di Castellammare, non arrenderti mai, riscopri il tuo valore e la tua bellezza, diventa un faro di speranza per tutti i tuoi abitanti, specie per chi soffre ed è in affanno.
S.Catello: è lui che parla a tutti noi e ci esorta a continuare il cammino insieme. La sua parola giunge diritta al cuore della città perché torni a battere forte.
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