Condanna a 15 anni e 8 mesi di reclusione e confisca dell'isola al largo di Dubai, messa a disposizione delle autorità italiane il 27 novembre del 2023: non smette di riservare colpi di scena Raffaele Imperiale, cui oggi il gup di Napoli Maria Luisa Miranda ha inflitto una nuova condanna. Il verdetto per il boss dei Van Gogh e per altri 19 suoi collaboratori giunge al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. La Procura di Napoli (pm De Marco) aveva chiesto 15 anni e 10 mesi per Imperiale. Condannato a 14 anni di reclusione il suo socio Bruno Carbone. 

Il collaboratore di giustizia Imperiale, nel 2016, fece ritrovare due inestimabili quadri di Van Gogh in una villa di Castellammare di Stabia, città del Napoletano dov'è nato il 24 ottobre 1974. Le due tele - rubate nel 2002 dal museo dedicato al pittore fiammingo che si trova ad Amsterdam - erano nascoste in una cavità ricavata nella cucina dell'abitazione. Il nome di Imperiale ha fatto nuovamente il giro del mondo quando, il 27 novembre 2023, proprio durante il procedimento giudiziario conclusosi poco fa, ha ceduto alle autorità italiane un'isola di sua proprietà che si trova in un arcipelago artificiale realizzato di fronte a Dubai. Fu proprio il pm De Marco a consegnare al giudice Miranda gli atti con i quali rese noto che 'Taiwan' - questo il nome dell'isola - malgrado risultasse intestata a una società era, invece, di sua proprietà. Imperiale, dopo una latitanza dorata a Dubai, venne arrestato il 4 agosto del 2021, e poi estradato: è stato già condannato per traffico internazionale di stupefacenti a 8 anni e 4 mesi di reclusione, pena aumentata a 9 anni e 6 mesi di carcere dopo il riconoscimento dell'associazione mafiosa.

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