Castellammare-Boscoreale. Dieci denunce, 20 verbali di sequestro, 25 pescherie ‘irregolari’ passate letteralmente al setaccio. E poi: multe dal valore di oltre 8mila euro; 180 kg. di pesce, anche tonno rosso, sequestrati perché in cattivo stato di conservazione; così come 100 kg di datteri di mare, 900 kg. di prodotti non tracciati e dannosi per i consumatori, per un valore commerciale largamente superiore ai 100mila euro.

Sono i numeri forniti dalla complessa “Operazione Pesca”, condotta tra il 22 settembre ed il 13 ottobre scorso dagli uomini della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia (agli ordini del Comandante Guglielmo Cassone) in collaborazione con i carabinieri della Stazione di Boscoreale, guidati dal Maresciallo Massimo Serra.

I controlli hanno riguardato l’intera filiera della pesca, insistendo in particolare sul commercio dei molluschi, nonchè sulle rivendite all'ingrosso e al dettaglio di prodotti freschi e congelati, lungo l’intero territorio di Castellammare di Stabia e Boscoreale.

Rinvenuti e poi finiti sotto sequestro notevoli quantitativi di prodotti ittici illegali, scaduti, sottomisura e di provenienza illecita. I controlli sono stati eseguiti, a terra e in mare, su tutto il territorio, con un impiego complessivo di 52 uomini e donne, 18 mezzi terrestri e 2 unità aeronavali del Corpo delle Capitanerie di porto e dell’Arma Carabinieri.

Il Comandante Guglielmo Cassone, al termine dell’imponente operazione, ha dichiarato che “continuerà incessante l’attività di contrasto che la Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia e le Autorità di polizia e sanitarie svolgeranno contro la pesca illegale”.

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