Rientro blindato, oggi a Castellammare di Stabia, per gli alunni del plesso "Catello Salvati" dell'istituto scolastico comprensivo "2 Panzini" dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti hanno aggredito una docente. I bambini stanno entrando a scuola alla presenza dei carabinieri, accompagnati dai genitori i quali, per tutelarli, stanno facendo in modo che non vengano ripresi dai numerosi giornalisti, fotografi e video-operatori presenti.

All'esterno del plesso, sui cancelli, sono stai sistemati due striscioni: "Si ai docenti, no alla direzione" e "tutela per i nostri figli, solidarietà alle mamme". Sull'episodio di violenza che ha visto vittima una insegnante 37enne il ministro Valditara ha disposto un'ispezione. Il quartiere dove è avvenuto sorge peraltro in una zona della città dove l'influenza della camorra è ritenuta ancora presente. I militari dell'arma, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, intanto, sono al lavoro per fare piena luce sul movente dell'aggressione. asta con la rabbia e la violenza, serve un tempo di pace e di misericordia".

Dopo il raid contro l'insegnare il parroco del quartiere Scanzano ha pronunciato, durante la messa domenicale, parole per invitare alla calma e soprattutto per "condannare la giustizia fai da te". "Chiediamo perdono - ha detto ai fedeli don Catello Imperato, nella chiesa di San Michele - quando abbiamo agito in questo modo, anzichè aspettare i tempi del Signore e la sua giustizia, che non è punizione ma amore e misericordia". Di fronte a una platea di fedeli con tante mamme e i loro bambini, il parroco ha detto: "Mi dispiace che si parli così male di Scanzano", esortando a domandarsi "se la fretta di agire sui social non sia dettata dalla paura dell'altro, mentre l'attesa avrebbe portato a una giustizia più vera".  

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