Si è tornati a parlare questa mattina a Storie Italiane su Rai 1 con Eleonora Daniele del caso dell'insegnante di sostegno arrestata a Castellammare di Stabia per abusi e violenze su minori. Raggiunta dalla trasmissione in esclusiva, la ex coordinatrice del plesso, Teresa Esposito, ha commentato la vicenda partendo dalla spiegazione di alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi: "Quando ho detto che le mamme dicevano bugie non mi riferivo ai racconti sulla collega, ma mi riferivo al fatto che loro in tutte le trasmissioni avevano iniziato a dire che io sapessi. Io non ero a conoscenza dei fatti, non ho mai visto atteggiamenti strani da parte dell'insegnante".

"Quando vennero i genitori da me, il giorno dell'aggressione", ha poi raccontato, "chiesi di mostrarmi le chat ma mi dissero che erano stati dai carabinieri e non potevano mostrare nulla. Ho creduto a quello che mi avevano raccontato e ho detto solo di fare attenzione a non trasformare la professoressa in vittima. Ciò che mi ha fatto molto male è non avermi detto nulla, che siano andati direttamente dai carabinieri come se non avessero avuto fiducia in me".

E ancora: "Avendo la responsabilità del plesso io giravo per le aule, non ho mai visto la docente in nessuna stanzetta, non ho neanche capito quale sia l'aula. Abbiamo una sala computer, ma i bidelli non hanno mai visto nessuno, perciò, noi siamo basiti da ciò che sta uscendo fuori". "Nessuno si è accorto di nulla", ha continuato.

"La collega non sembrava una persona così come descrivono i giornali e non poteva avere una chat con gli studenti senza permesso. È venuta qui l'anno scorso come supplente, è stata ben accettata dalle mamme, anzi le hanno regalato fiori e una delle mamme ha scritto anche una relazione in cui diceva che voleva la docente vicino al figlio mandando via un collega che era lì da anni. Come potevamo avere il sospetto che non lavorasse bene? Nemmeno le mamme, che seguono i figli a casa, hanno avuto sentore. Io dico: ma volete guardare queste chat? Noi come facevamo a sapere che ci fossero?" "Io ho un dolore dentro", ha infine concluso, "è stata una delusione non essere stata informata come hanno sempre fatto e sono addolorata per i ragazzi, è una sconfitta per tutti. Siamo come sbandate a scuola perché ci è caduta addosso una cosa molto più grande di noi. Pensiamo a come stiano i ragazzi, io non dormo la notte al solo pensiero di quelle cose che sono venute fuori. Io non so cosa avrei fatto a quell'insegnante se avessi saputo, come avrei guardato i miei nipoti in faccia sapendo che una docente fa questo sui minori… sarei un orco".

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