CASTELLAMMARE. E’ stato condannato a 4 anni e 9 mesi di carcere Luigi Cuomo, il 22enne incensurato stabiese, che tentò di uccidere il suo vicino di casa, accoltellandolo dopo una vera e propria “resa dei conti” in strada nella notte tra il 2 e il 3 agosto. Il giovane, difeso dall’avvocato Antonio De Martino, rischiava per il tentato omicidio una pena ben più pesante.

Per questo Cuomo ha patteggiato, ammettendo le sue colpe dinanzi ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata: per le indagini condotte dalla polizia di Castellammare di Stabia (agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del vicequestore Daria Alfieri), fu la lite precedente e per futili motivi, scoppiata tra le compagne dei due uomini, ad “accecare” Cuomo.

Il giovane stabiese affrontò con un coltello il suo vicino al centro antico nel rione «Acqua della Madonna». Ad avere la peggio fu un 26enne, poi trasportato d’urgenza e con una profonda ferita all’addome (quella notte solo per miracolo il fegato rimase intatto) all’Ospedale “San Leonardo” di viale Europa.

Inizialmente, la vittima disse agli inquirenti di essersi ferito da solo in casa. La sua versione insospettì i poliziotti, che anche grazie alle immagini della videosorveglianza comunale risalirono all’autore del gesto. Luigi Cuomo finì in manette il 28 agosto scorso. Poi venne trasferito in cella a Poggioreale con l’accusa di tentato omicidio. Ieri, la condanna del 22enne di Castellammare di Stabia che ha chiuso la vicenda.   

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