Ridurre i detriti spaiali e recuperare i satelliti che ruotano nell’orbita terrestre, salvaguardando la Terra. E’ l’idea lanciata da un gruppo di quattro studenti del Liceo Scientifico "Severi" di Castellammare di Stabia che ha recentemente partecipato alla 75ª edizione dell'International Astronautical Congress (IAC), tenutosi a Milano.

Francesco Pio La Monica, Alfonso Ferraro, Mattia Manfuso e Federico Esposito, tutti studenti della classe IV I, accompagnati e coordinati dalla professoressa Biancamaria Criscuolo, hanno presentato il loro progetto innovativo chiamato "Progetto Prometheus", dedicato alla riduzione dei detriti spaziali e al recupero dei satelliti in orbita.

Negli ultimi anni, uno dei principali rischi legati alle missioni spaziali è rappresentato dalla presenza di detriti spaziali, ovvero frammenti di satelliti dismessi, vecchi razzi e altre strutture inutilizzabili che orbitano attorno alla Terra. Secondo le stime più recenti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), si contano migliaia di corpi che rappresentano un pericolo costante di collisione per le future missioni, sia umane che robotiche. I detriti spaziali, infatti, si muovono a velocità elevatissime, rendendo ogni impatto potenzialmente devastante per i satelliti attivi o per eventuali astronauti in missione.

L'idea sviluppata dagli studenti del Liceo "Severi" punta a dare una risposta concreta a questo problema crescente. Il "Progetto Prometheus" prevede lo sfruttamento di una stazione spaziale orbitante a 500 km dalla Terra, il cui scopo principale sarebbe quello di recuperare i detriti spaziali e permetterne il rientro sicuro sul nostro pianeta. Secondo il piano degli studenti, apposite navicelle di recupero si occuperanno di raccogliere i materiali fluttuanti nello spazio e portarli alla stazione Prometheus, dove verranno muniti di dispositivi in grado di garantire un atterraggio sicuro sulla Terra.

L'obiettivo finale è quello di recuperare materiali preziosi che potrebbero essere riutilizzati, riducendo così sia i costi di produzione di nuove apparecchiature, sia l'inquinamento orbitale che sta diventando un problema sempre più serio.

Il "Progetto Prometheus" non si limita a proporre una semplice raccolta di detriti, ma ha anche lo scopo di sostenere importanti missioni internazionali, come la missione ClearSpace, occupandosi del rientro in totale sicurezza dell'apparecchiatura satellite o anche sostenere il rientro del satellite Envisat. Per quanto riguarda i detriti minori, i ragazzi hanno immaginato un sistema in cui questi vengono portati a quote più basse per poi essere rilasciati in modo controllato, così da bruciare durante il rientro atmosferico, eliminando così il rischio di future collisioni senza necessità di ulteriori operazioni.

L'invito a presentare il progetto all'International Astronautical Congress di Milano è stato un riconoscimento importante per i giovani studenti del Liceo "Severi". Partecipare a un evento di tale portata ha rappresentato per loro una straordinaria occasione di crescita, permettendo loro di confrontarsi con esperti del settore spaziale provenienti da tutto il mondo e di ricevere feedback preziosi sul loro lavoro.

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