Sequestrati dalla Guardia Costiera 40 kg di datteri di mare dal valore di 4mila euro. Nel pomeriggio di giovedì 23 Febbraio, dopo un’accorta e prolungata attività di intelligence effettuata dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e dagli agenti del Compartimento della Polizia Stradale di Angri, è scattata l’ennesima operazione di Polizia che ha portato al sequestro di quasi 40 Kg di datteri di mare, che ha visto impiegati diversi militari della Guardia Costiera, nonché uomini e pattuglie terrestri della Polizia Stradale di Angri guidata dall’Ispettore Superiore Alfredo Rosalba.

Gli uomini del Capitano di Fregata Guglielmo Cassone e di Alfredo Rosalba già da diversi giorni stavano monitorando i movimenti via mare e via terra delle diverse squadre di datterari e, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno fatto scattare il blitz.

In particolare una pattuglia automontata della Polizia Stradale Sottosezione di Angri ha proceduto al fermo, presso i caselli autostradali di Castellammare di Stabia, dell’autovettura monitorata con a bordo due soggetti, V.C. di 27 anni e N.C. di 20 anni, già gravati da giudizi per reati analoghi. Dagli accertamenti condotti è emerso che all’interno del vano bagagli erano occultati circa 40 kg. di datteri di mare, che avevano provveduto a pescare, sin dalle prime ore della mattina, nelle acque del comune di Vico Equense.

I rei sono stati sorpresi con l’ingente quantitativo di molluschi protetti e tutto l’equipaggiamento necessario per pescare e devastare la costa, tra cui bombole, utensili vari (pinne, torce elettriche subacquee, caschi di protezione subacquei, manichette di respirazione), autovetture dedite al trasporto via gomma, oltre ad alcune pietre asportate con sedimenti corallini.

I due pregiudicati sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per una serie di reati tra cui spicca la ricettazione ed il danneggiamento ambientale.

Il Comandante Guglielmo Cassone ha colto l’occasione per dichiarare che anche i “consumatori” di datteri marini “dovrebbero essere coscienti della gravità della loro azione e del fatto che oltre a pagare prezzi incredibilmente elevati i datteri, probabilmente oltre i 100 euro al Kg, si corrono pericoli di pesanti sanzioni e si concorre a distruggere il nostro ambiente”.

Sul caso è intervenuta l’ex consigliere comunale e leader del gruppo “OItre” Donatella Donadio: “Pene severissime per chi distrugge la fauna marina come i pescatori di frodo e i datterari. Il mare è fonte di vita – ha aggiunto – ed è anche un importante asset per la nostra economia, è una risorsa per uomini e imprese. Saccheggiarlo, distruggerlo con minicariche esplosive o con bombe di profondità significa compromettere ben più di un tratto di spiaggia o un costone di roccia. Il rilancio del comprensorio sud della provincia di Napoli a livello turistico non si lega solo alla buona reputazione dei percorsi enogastronomici, alle bellezze naturali e al suo passato storico-archeologico – ha concluso la Donadio – ma anche al modo in cui viene tutelato e salvaguardato l'habitat. Le Istituzioni e i cittadini possono fare molto per rafforzare una nuova coscienza civica”. 

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