La relativa tranquillità della salita del Quisisana non bastava, ci voleva un ‘di più’ per garantire maggiore discrezione: da qui la necessità di installare occhi elettronici che potessero inquadrare ingresso e l’altra il pianerottolo. L’ennesimo stratagemma ‘anticontrolli’ è stato scoperto e smantellato dai carabinieri stabiesi nell’abitazione di un 44enne e di sua figlia 17enne.

A insospettire i militari, più di ogni altra cosa, l’eccessivo movimento che c’era verso quell’abitazione, che certamente non dipendeva da una fitta rete di ‘pubbliche relazioni’, ma piuttosto da un’affezionata clientela che si recava li per acquistare droga.

A conferma di ciò, gli investigatori hanno individuato nella cucina dell’abitazione 40 grammi di marijuana già in confezioni pronte per lo spaccio e vario materiale per confezionarla nonché, addosso all’uomo, la somma di 370 euro in denaro contante ritenuta provento di attività illecita.

La minorenne è stata denunciata, mentre suo padre è stato rinchiuso nel penitenziario di Poggioreale, entrambi accusati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. 


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