Un blitz in cui non si è tenuto conto minimamente  della dialettica politica e del confronto con gli ex termali rispetto al futuro del termalismo”.

Così i consiglieri comunali di opposizione a Castellammare di Stabia, capitanati da Cimmino, che stigmatizziamo questo comportamento antidemocratico e contro gli interessi degli ex lavoratori, “già per troppo tempo lasciati da parte in questa vicenda. “Avevamo chiesto alcuni giorni in più – continuano nella nota - per visionare i documenti e valutarli. Invece i consiglieri di maggioranza hanno pensato bene di fare tutto da soli, senza tenere conto della complessità di una questione a cui è legato il futuro della città e il destino delle maestranze. Con gli stessi ex lavoratori ci eravamo già confrontati in commissione: una prova di dialogo avvenuta solo grazie all’impegno dell’opposizione. Una prova che dimostrava quanto i cittadini potessero riavvicinarsi ed avere voce in capitolo in processi decisionali e strategici ‘chiave’ per Castellammare”.

“Ora – concludono i consiglieri stabiesi - non possiamo non chiederci quale possa essere il motivo della ‘fretta’ che rischia di mandare a monte mesi di duro lavoro. Siamo delusi ed amareggiati: daremo battaglia in consiglio comunale, non permetteremo a questa maggioranza non farà calare di nuovo su Castellammare un macigno dal quale sarà impossibile liberarsi”. 

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