“Il comune di Pompei vive una situazione drammatica dal punto di vista del rischio idraulico ed idrogeologico”. A suonare il campanello d’allarme è il geologo Rocco Lafratta, professore associato alla facoltà di architettura dell’Università Federico II, che, in qualità di consulente dell’ente di Palazzo De Fusco sta partecipando ai tavoli tecnici per le criticità di via Ripuaria.

“Negli anni – spiega il geologo – è mancata la manutenzione ordinaria. Per questo motivo la situazione che possiamo osservare anche adesso è divenuta critica o molto critica”. Il riferimento è ai continui cedimenti dei marciapiedi, delle barriere di protezione e dello stesso manto stradale lungo la strada che costeggia il Sarno al confine tra i comuni di Pompei e Scafati.

I LAVORI. La messa in sicurezza dovrebbe consistere nella posa di blocchi di cemento dove la strada è ceduta, per arginare il fenomeno di erosione del fiume. “In 3 punti – continua Lafratta – il Genio Civile di Salerno ha programmato interventi di somma urgenza che provvederanno ad eseguire già nelle prossime ore. È già criticabile la modalità dei lavori eseguiti dal Genio Civile ma che dovranno essere diretti dai tecnici del comune. Ma il paradosso è che per gli interventi urgenti, invece, la trafila sarà molto più lunga. Il Comune, infatti, dovrà stilare un progetto da presentare alla Regione che sceglierà se finanziare o meno”. Lungaggini burocratiche ed amministrative che non giovano alla situazione critica in cui versa la zona. “Con questo modus operandi si andrà avanti con le emergenze, proponendo soluzioni tampone senza un disegno ed una pianificazione complessiva”.

A pesare sull’intera vicenda sono i numerosi enti che hanno responsabilità a riguardo: Genio Civile, Regione Campania, ARCADIS e Consorzio di Bonifica. Tutte istituzioni che fanno riferimento all’assessorato di Cosenza.

GRANDE PROGETTO SARNO. A far da fondo ai problemi legati al rischio idrogeologico ed idraulico del Sarno è il GPS (acronimo per Grande Progetto Sarno). Il progetto, finanziato con i fondi della comunità europea per 207 milioni di euro, prevede una serie che dovrebbero portare alla mitigazione dei danni causati da eventuali esondazioni del fiume. “Il progetto – conclude Lafratta - non prevede alcun finanziamento per la messa in sicurezza del Sarno nel territorio di Pompei”.

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