Mamme in silenzio davanti al giudice. Sono iniziati gli interrogatori di garanzia nei confronti delle 18 persone raggiunte dall’ordinanza di custodia emessa dalla Procura di Torre Annunziata. Un blitz al Rione Poverelli che ha smascherato una gigantesca rete di affari che girava attorno alla droga.

GLI INTERROGATORI. Le donne si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Due di esse sono accusate di aver fatto spacciare ai bambini, un'altra di aver incaricato la figlia minorenne di confezionare le dosi. Un'altra ha addirittura pubblicato sui social la foto del figlio di 6 anni con una pistola in mano scrivendo “sei uguale a papà”, che nel frattempo è in carcere per camorra.

LO SFOGO. In questa ondata di degrado e camorra emerge la figura di nonna Teresa, che ha gridato a gran voce che i suoi nipoti “hanno cambiato vita e hanno tagliato con quel passato”. Un passato accertato dalle indagini che dal 2018 i carabinieri hanno effettuato ricostruendo, tassello dopo tassello, il quadro desolante della criminalità di Torre Annunziata. Nello spaccio erano coinvolti due bambini e tre adolescenti, tutti con funzioni differenti, alcuni con ruoli già importanti, quasi decisivi.

I MINORENNI. Due 17enni sono tra i fornitori di cocaina per i pusher e appartengono a famiglie legate ai Gallo-Cavalieri. Preparano le confezioni di droga e decidono anche il prezzo da applicare per le forniture da 50-100 grammi da consegnare ai pusher. Altri due di 8 e 11 anni invece subentrano nella seconda fase: sono figli di spacciatori e partecipano alle consegne e allo spaccio. Un quinto minorenne, 16enne, è stato fermato dai carabinieri in possesso di droga: già tossicodipendente, acquista dagli stessi baby-pusher.

LE INTERCETTAZIONI. Uno di loro viene intercettato più volte mentre prende le ordinazioni: “Mamma, ha detto zia le vuoi mandare 5 grammi?”. Lo stesso bambino, va a portare le “imbasciate” ai debitori su indicazione della madre: “Mi raccomando, a mamma, non fare lo scostumato. Digli solo che papà aspetta e vuole sapere quando glieli porta quei soldi”. Ma non solo. Partecipa ai calcoli dei costi “mamma, ti serve la calcolatrice?” e si informa per capire quanto costa: “Questi sono 100 grammi? Chi te li ha portati?”. Tra debiti e crediti poi, c'è la paura di essere ammazzati, anche da parte dei minorenni. E arriva il monito di un intermediario tra fornitori e pusher debitori: “Fai andare via i bambini da sopra, ha detto che ti butta le bombe”.

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