“Ho perso due volte: emotivamente e finanziariamente”. Così Nunzia Andretti, titolare del centro Petra di Torre del Greco, ha commentato le nuove chiusure.

“E' passato un anno dal primo lockdown e, a parte il nome del presidente in carica, nulla è cambiato –ha affermato l’imprenditrice- Mi trovo, assieme ad altre come me, a brancolare nel buio senza tregua e senza aver trovato un sollievo e un supporto ai miei danni morali e finanziari. Si perchè faccio parte non solo di quelle attività di estetica che quest'anno hanno registrato una perdita totale di 1.078 milioni di euro ma anche di quell'altra parte di persone che, in pandemia, ha perso un caro”.

Già in passato Nunzia Andretti si era lamentata della situazione che sta vivendo in particolar modo il suo settore, uno tra i più colpiti dalla pandemia. “Mi lamento perchè penso che lo Stato , se avesse fatto meglio le sue scelte, avrebbe potuto evitare tutte , o parte, di queste disastrose perdite che hanno interessato la mia vita e quella di numerosi italiani come me. Sono una giovane imprenditrice che, pur di realizzare i suoi progetti, pur di sostenere i suoi ideali, compie un duro lavoro ogni giorno in modo consapevole facendosi carico di grandi responsabilità nei confronti del suo staff, delle sue clienti e dello Stato a cui appartiene. Io che, lo scorso 7 marzo 2020, ho chiuso la mia attività anticipatamente per proteggere me stessa e gli altri da un mostro ignoto chiamato covid, ho ricevuto in cambio solo schiaffi in faccia. Io che, alla seconda chiusura, nel Novembre 2020, ho sostenuto la mia categoria, la mia attività e le mie dipendenti rimanendo tutte senza ristori e senza casse integrazione, ho ricevuto in cambio una multa salata e l'appellativo di 'ribelle'”.

Poi ha concluso. “Personalmente spero di resistere anche a quest'altra tempesta e mi auguro che tutte le imprenditrici come me, che alla festa internazionale delle donne di questo 8 marzo 2021, hanno ricevuto in dono il mio stesso DPCM, superino senza troppi danni questo difficile periodo. Voglio dire loro che le sostengo. Io intanto continuerò la stesura del mio primo libro che parla di bellezza e racconti di esperienze, programmare i miei corsi on line per estetiste professioniste e donare, come ho sempre fatto, alle associazioni a cui faccio parte”.

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