Cessioni via telefono: così è stata scoperta la piazza di spaccio del Cicerone
Parlavano “in codice” per non farsi scoprire: nel blitz arrestate in flagranza 6 persone, una ai domiciliari
12-05-2020 | di Marco De Rosa
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Vendevano cocaina e marijuana via telefono, utilizzando messaggi in codice. Sei persone arrestate in flagranza di reato, un’altra è ai domiciliari, l’altro già detenuto in carcere.
E’ il risultato di una corposa indagine durata 2 anni (aprile 2018), coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e condotta dai carabinieri di Castellammare di Stabia.
Gli inquirenti hanno accertato l'esistenza di una fiorente attività di spaccio nel quartiere "Cicerone" per lo smercio di marijuana e cocaina. I componenti della banda occupavano più ruoli: da custodi degli stupefacenti a cassieri, per l’occasione anche pusher. La vendita di droga si estendeva anche in penisola Sorrentina: una delle 8 persone finite sotto la scure della Procura lavorava a Sorrento, in orario notturno.
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Le cessioni si prenotavano via telefono, con l'utilizzo di un linguaggio criptico. Molti riscontri si sono avuti con le segnalazioni di assuntori.
Nel corso degli arresti in flagranza di reato, sequestrata anche una pistola semiautomatica calibro 6.35 con relative munizioni e cospicui quantitativi di cocaina e marijuana.
Dopo le formalità di rito, 6 sono stati portati in carcere a Poggioreale, una è ora agli arresti domiciliari mentre l’ultimo si trovava già in carcere a Bellizzi, detenuto per altra causa.
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