Carlo Ancelotti tornerà nell’unica città in cui ha fallito. Sarà di nuovo supersfida Napoli – Real Madrid: è il risultato del sorteggio Champions che ha messo di fronte al Napoli, oltre ai Galacticos, anche l’Union Berlino e il Braga.

Il Real nelle prime due giornate non dovrebbe disporre dell'infortunato Vinicius, e per Carlo Ancelotti sarà l'occasione di prendersi la rivincita su una proprietà, leggi Aurelio De Laurentiis, con cui non si è lasciato benissimo ai tempi della sua esperienza sulla panchina partenopea. Per il resto Osimhen e soci non dovrebbero avere problemi a superare il turno avendo trovato anche l'Union Berlino del neo acquisto Bonucci, e il Braga che per arrivare in Champions è dovuto passare attraverso le forche caudine del play off, in cui ha prevalso sul Panathinaikos.

Discorso analogo a quello del Napoli per l'Inter. Come principale avversaria nel girone avrà il Benfica del tecnico tedesco Roger Schmidt, uno che sa far giocare bene le sue squadre. Per chiudere la carriera in Europa lì dove l'aveva cominciata è tornato fra gli 'encarnados' Angel Di Maria, mentre in avanti a sostituire Gonçalo Ramos è arrivato Cabral dalla Fiorentina. Attenzione anche all'ex nerazzurro Joao Mario e al talentuoso Rafa Silva e curioso il fatto che tra i pali potrebbe esserci Trubin, ex Shakhtar inseguito a lungo in estate da Marotta e Ausilio. Per il resto il girone sembra non così difficile, perchè Salisburgo e Real Sociedad (che torna nella massima competizione europea dopo dieci anni) non sembrano ostacoli insormontabili.

Poteva andare peggio anche alla Lazio, che non è certo inferiore a un Feyenoord che ha perso il suo miglior giocatore, quel Kokcu passato al Benfica, mentre è rimasto il bomber messicano Gimenez, che però Romagnoli e Casale neutralizzarono bene nel doppio confronto della scorsa Europa League. Nel team di Rotterdam c'è anche quel Wieffer monitorato a lungo proprio dalla Lazio in vista di un possibile trasferimento che poi non c'è stato. Nell'Atletico Madrid di pericoli ce ne sono parecchi, da De Paul a Llorente, da Morata a Griezmann passando per Azpilicueta. Ma non è contro i 'colchoneros' che la Lazio dovrà cercare il superamento della prima fase, piuttosto pensi a battere, oltre il Feyenoord, il Celtic alla cui guida è tornato Brendan Rodgers, il quale conta molto sul talento della coppia giapponese FuruhashiMaeda, beniamini dei fantastici tifosi dei Bhoys, pronti a 'invadere' Roma con i loro kilt, le cornamuse e le loro maglie a strisce orizzontali bianche e verdi, forse le più belle del panorama continentale.

Di sicuro c'è che peggio di tutti è andata al Milan: il Psg non ha più Messi e Neymar, e forse ci ha pure guadagnato, visto che Mbappé senza gli altri due sembra rendere meglio, e in ogni caso il club parigino anche quest'anno ha speso molto per rinforzarsi, circa 250 milioni per prendere i vari Skriniar, Dembélé, Lucas Hernandez, Gonçalo Ramos, Lee Kang-in, Asensio, Ugarte, Tenas e l'azzurrino Ndour. Luis Enrique non è certo spaventato dal lavoro che lo aspetta, intanto ha lanciato in pianta stabile il 17enne ZaireEmery. Ma oltre ai campioni di Francia i rossoneri hanno pescato il Borussia Dortmund che qualche mese fa ha letteralmente buttato via, all'ultima giornata, il titolo della Bundesliga, e anche se ha perso Bellingham, passato al Real Madrid, rimane una rivale di tutto rispetto, forte dei gol di Haller e degli arrivi di Nmecha, Sabitzer ('soffiato' alla Roma) e Bensebaini. Poi c'è il Newcastle, di proprietà del fondo sovrano Pif dell'Arabia Saudita e già questo basta a far capire quale siano le ambizioni, anche se non immediate. Nel frattempo, oltre a Tonali, i vari Isak, Joelinton, Bruno Guimaraes, Gordon e Botman (in passato a lungo inseguito dai rossoneri) andranno presi con le molle.

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