Tre punti che fanno morale. Sì, ma poco altro. Il Napoli lascia il Portogallo forte della vittoria contro il Braga nell’esordio in Champions League, ma non cancella le difficoltà palesate nel secondo tempo contro la Lazio e a Genova, tutt’altro. E’ un Napoli lungo, sfilacciato, insicuro, neanche lontano parente di quello visto e vissuto lo scorso anno. Indipendentemente da inutili e dolorosi paragoni, sono evidenti un’involuzione tecnico-tattica e una regressione di alcuni singoli.

Primo tempo vivace e da fiera degli errori e degli orrori. Il primo è di Juan Jesus che si lascia superare dal suo avversario, il pallone arriva ad Horta che si gira e calcia, il tiro deviato termina di un soffio a lato. Al 5°minuto è il lusitano Fonté a regalare un’occasione d’oro ad Oshimen, il nigeriano si lascia ipnotizzare da Matheus. Portiere che diventa protagonista assoluto, con l’aiuto del palo, al decimo minuto con due interventi miracolosi su Oshimen e Di Lorenzo.

Errori, occasioni e sfortuna si susseguono, Anguissa regala una punizione dal limite, Oshimen va vicinissimo alla gioia personale al 22’minuto con un colpo di testa che sfiora il palo e al 26’minuto con un tiro che si stampa sulla traversa. Al 31’minuto Ostigard (subentrato all’infortunato Rrhamani, per lui risentimento muscolare alla coscia sinistra) rischia un’autorete ma salva su Ruiz lanciato a rete.

Tre minuti dopo, nuova parata di Matheus, successiva mischia in area e rigore per il Napoli cancellato dal Var: è Oshimen a commettere il fallo. Sul finire di una frazione infinita arriva il meritato vantaggio: ennesimo batti e ribatti in area, il pallone giunge a capitan Di Lorenzo che con una conclusione sporca lo indirizza all’incrocio.

Cambio di copione nella ripresa, il Napoli pare più squadra, mostra una discreta organizzazione ma con i minuti lascia troppo l’iniziativa ai padroni di casa. Intorno all’ora di gioco un’occasione per parte, sono i soliti Oshimen ed Horta ad andare vicino alla rete. Valzer di sostituzioni, fuori un evanescente Kvara (solo un paio di giocate per il georgiano) e Politano, dentro Elmas e Raspadori. Il Napoli appare in controllo e al 72°minuto potrebbe chiudere la contesa ma Zielinski, imbeccato da un meraviglioso Di Lorenzo, calcia a lato da buonissima posizione. I partenopei si abbassano troppo, confusione e paura tornano a farla da padrona, il Braga insiste e raggiunge il pari al minuto 83 con un colpo di testa di Bruma, lasciato colpevolmente solo.

L’incubo portoghese si materializza ma fortunatamente svanisce dopo 5 giri di lancette; non poteva che essere un errore a decidere la sfida: cross di Zielinski e clamorosa autorete di Niakatè. Esordio in maglia azzurra per Nathan (dentro anche Simeone per Oshimen); potrebbe e dovrebbe finire senza ulteriori sussulti ed invece in 7 minuti (5 minuti di recupero) il Napoli riesce a concedere due super occasioni al Braga. Il tiro di Horta lasciato solo su azione d’angolo fa la barba alla traversa e, proprio sul gong, da posizione defilata è Pizzi a colpire il palo.

Con tanti brividi e una prestazione con qualche alto e diversi bassi, il Napoli sbanca Braga e si prende il primo posto del girone insieme al Real Madrid che, al Bernabeu, supera l’Union Berlino con una rete di Bellingham in pieno recupero.

IL TABELLINO
BRAGA: Matheus; Gomez, José Fonte, Niakaté, Borja (85′ Marin), Vitor Carvalho (67′ Zalazar), Al-Musrati, R. Horta, Djalo (77′ Banza), Bruma, Abel Ruiz (86′ Pizzi). All. Artur Jorge.
NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (13′ Ostigard), Juan Jesus, Olivera, Anguissa, Lobotka, Zielinski (90′ Natan), Politano (66′ Raspadori), Kvaratskhelia (66′ Elmas), Osimhen (90′ Simeone). All. Garcia.
Arbitro: Gozubuyuk (Olanda)
Marcatori: 45’+1 Di Lorenzo, 84′ Bruma, 88′ Niakatè (aut.)
Note: ammoniti Anguissa, Osimhen, Djalo, Politano, Fonte, Raspadori, Olivera, Juan Jesus

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